12-07-2024
Agnese Morandi e Bruno Verjus, sommelier e chef del ristorante Table di Parigi, 2 stelle Michelin
Sommelier di Cesena, dopo aver lavorato per 3 anni ad Alba, al ristorante Piazza Duomo di Alba (Cuneo), tre stelle Michelin, Agnese Morandi si sposta in Francia per servire tavole altrettanto importanti: Anne Sophie Pic, Le Clarence e infine Table di Bruno Verjus, nel cuore di una Parigi meno patinata ma di grande successo – il ristorante vanta due stelle Michelin e il 3° posto nella World’s 50 Best 2024. Agnese è una ragazza dal sorriso contagioso. Propone il vino con grande competenza e studia ogni giorno l’accordo migliore coi piccoli capolavori dello chef. «Il mio rapporto col vino», si racconta per noi, «nasce quasi per caso. Alla fine dell’esperienza ad Alba, chiedo allo chef Enrico Crippa e al direttore Vincenzo Donatiello di poter fare un'esperienza all'estero. Mi organizzano uno stage da Maison Pic, storica insegna di Valence. Volevo conoscere la lingua e il servizio francese. Subito mi viene chiesto di fare servizio al tavolo e di occuparmi anche di sommellerie». Un grande salto che cesella il grande mestiere di Morandi, premiata pochi mesi fa miglior sommelier per la Guida ai Ristoranti di Identità Golose 2024. Una giovane ragazza romagnola che ha fatto tesoro degli studi accademici ma ha deciso di applicare la creatività a una cucina più immediata, quella di Verjus.
Morandi premiata dalla Guida ai Ristoranti di Identità Golose, ad aprile scorso
Il lato pubblico del ristorante visto dai suoi protagonisti: maître e camerieri
di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Pomodori ciliegini e tonno rosso, acqua di cocomero, olio al curry: l’acqua di anguria fa la differenza ed è il legante perfetto per tutti gli ingredienti. Sorprendente, colorato e fresco: uno stile proprio del Septime di Parigi, chef Bertrand Grébaut
Da sinistra, il ristorantore romano Giovanni Passerini e il sous chef Giacomo Salpietra ripresi dal tavolo che dà proprio sulla cucina del ristorante Passerini, a Parigi, rappresentato dall'iconica "P" e la pasta del Pastificio Passerini, sempre nella Capitale francese
La facciata esterna del Castille Paris - Starhotels Collezione
Retroscena e curiosità di un mestiere affascinante, storie di grandi donne e uomini che hanno scritto la storia della ristorazione italiana e internazionale, visioni e consigli per alimentare nel tempo un ritorno al vero polmone dell’ospitalità: dritti In sala