06-04-2021
Jacopo Tosi, milanese d'adozione ligure, in forze al ristorante Langosteria, è il sommelier dell'anno per la Guida a Identità Golose 2021
«Milanese, classe 1988, entra nel Gruppo Langosteria nel 2016 come chef de rang e scala presto le gerarchie fino a diventare head sommelier. È premiato per la grande competenza con cui si destreggia tra oltre 1.650 etichette da ogni parte del mondo, suggerite sempre con misurato garbo». È la motivazione ufficiale del premio Sommelier dell’anno per la Guida di Identità Golose 2021, assegnato a Jacopo Tosi, sommelier di Langosteria a Milano. Gli abbiamo rivolto qualche domanda. Quando e dove sei nato? A Milano, il 13 marzo 1988. Ma, subito dopo la mia nascita, i miei genitori hanno scelto di trasferirsi a Genova per vivere al mare. Quand'è nata la tua vocazione per la sala e la sommellerie? In due fasi diverse. In un primo momento, lavorando nelle stagioni al mare: ho iniziato al Mare Hotel di Savona. La vocazione per la sala è cresciuta grazie al contatto con professionisti e materie prime ricercate, sistemando le bottiglie nella cantina. A Milano, in Langosteria, è esplosa definitivamente la passione. Chi sono stati i tuoi maestri? E cos'hai imparato da ciascuno di loro? Al Mare hotel, Claudio Tiranini e suo figlio Alberto mi hanno trasmesso la passione per questo lavoro e il gusto per la ricerca. Alessandro Zingarello, manager di Langosteria e Valentina Bertini, wine manager del gruppo, hanno creduto nelle mie capacità e da loro ho imparato la gestione della cantina. Come funziona il dialogo tra piatti e beverage alla Langosteria? Avendo una cucina prevalentemente di pesce crudo, il dialogo più frequente è quello che tessiamo con le bollicine italiane ed estere. Quello che però mi piace sempre consigliare è l'abbinamento con bianchi minerali e sapidi, che vadano ad esaltare la qualità del nostro prodotto. Meno convenzionale è l'abbinamento che proponiamo per il nostro King crab alla catalana con il Pinot Nero di Borgogna (di cui, ça va sans dire, sono grande fan). Come vi confrontate con la cucina? Il confronto è costante. Quasi ogni giorno vengono proposti nuovi piatti, gli specials of the day.
Il lato pubblico del ristorante visto dai suoi protagonisti: maître e camerieri
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Crediti fotografici@Antinori
Dall'alto a sinistra: (prima fila) Susy Ceraudo, Luca Gambaretto, Jgor Tessari, Valentina Bertini; (seconda fila) Alberto Piras, Alberto Tasinato, Matteo Zappile; (terza e ultima fila) Manuel Tempesta e Rudy Travagli
Retroscena e curiosità di un mestiere affascinante, storie di grandi donne e uomini che hanno scritto la storia della ristorazione italiana e internazionale, visioni e consigli per alimentare nel tempo un ritorno al vero polmone dell’ospitalità: dritti In sala