09-10-2005

Un grande Caino

Montemerano (Grosseto) Montemerano, così vicina a Saturnia, è un borgo lontano da tutto, dal mare di Orbetello come da Grosseto, Orvieto e Viterbo. Per raggiungerlo bisogna armarsi di pazienza. Ne hanno molta i titolari di Caino, Maurizio Menighetti (in sala, cantina e vigna) e Valeria Piccini, in cucina con il figlio Andrea. Ne hanno invece poca coloro che prenotano, magari da un albergo all’Argentario, e all’ultimo momento scoprono che questo gioiello dello stare bene italiano non è dietro la collina all’orizzonte. E tirano il bidone. Maurizio, sfruttando il fatto che la sua è una locanda con tre comode stanze, si cautela facendo prenotare, a chi arriva da lontano, una delle camere, con tanto di carta di credito e fax rispedito firmato. A quel punto se uno non si presenta paga comunque. Ed è giusto sia così, non si prendono in giro i ristoratori con prenotazione fatte alla leggera, senza essere certi dei propri programmi. Tra l’altro Caino, che oggi a Dire Fare Mangiare, alla Città del Gusto a Roma, riceverà le tre forchette della guida del Gambero Rosso, è anche una fornitissima enoteca con tanto di vini curati dallo stesso Menichetti che in Francia si assicura uno champagne della zona di Chigny-Les-Roses a Reims e che da due produttori ben più vicini, l’Agricola San Felice e la Moris Farms, le uve per ottimi uvaggi di Sangiovese-Alicante e Sangiovese-Syrah, che magari uno ordina per il prezzo e poi bissa per la qualità. Quella che era un’osteria, con l’orto e gli animali da cortili curati dalla famiglia di Valeria, nel tempo si è trasformata in una mecca golosa, un posto dove al terzo boccone hai lasciato fuori ogni ansia. Siamo in pieno mutamento. La seconda generazione caina si è fatta affiancare dalla terza, soprattutto da Andrea che dal dare una mano al padre in sala si è spostato ormai a darne due a mamma in cucina, con un occhio particolare ai primi. Abbiamo così il primo Caino con il tocco in testa e non il terzo col cavaturaccioli in mano. Suoi ad esempio i paradisiaci Ravioli di olio extravergine di oliva, colatura di alici, capperi e coulis di pomodoro, dove l’olio forma il ripieno e non funge da condimento. I sapori sono decisi, netti, mai scomodi o eccessivi. È vera Maremma maiala ma con eleganza. Il mio percorso, sublime: Gelato all’aglio su olio e pomodoro; Crudo di baccalà; Spiedino di lumache; Mezze maniche con bottarga di muggine; i ravioli di olio; Gnocchi di patate con melanzane affumicate; Agnello nostrale su cagliata di latte di pecora; Carpaccio tiepido di piccione; Crema fredda di pere con gelato al pecorino erborinato. .

DA CAINO
in via Chiesa 4 a MONTEMERANO (Grosseto)
Telefono: 0564.602817 Sito: www.dacaino.it
Chiusura: tutto mercoledì e giovedì a pranzo
Prezzi medi: antipasti 26, primi 28, secondi 38, dessert 15 euro Menù degustazione: 90 euro
Coefficiente di difficoltà: buono, alta cucina d’autore

Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

Paolo Marchi

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Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
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