09-04-2013
Giobatta e Caterina Vio dell'azienda Bio Vio di Bastia d’Albenga (Savona), produttori biologici dal 1989 e tra gli espositori del frequentatissimo ViViT (Vigne, Vignaioli, Terroir) a Vinitaly, rassegna scaligera in corso fino a tutto domani
Non si accettano difetti, non si accettano vini qualitativamente non buoni. Anche se bio. E’ una filosofia comunque, da parte dei produttori che stanno animando la sezione “Vi Vi T” (Vigne, Vignaioli, Terroir) all’interno del Vinitaly, la fiera internazionale dei vini e dei distillati in corso a Verona fino a domani. L’evoluzione del bio è questa: il vino non deve essere solo “pulito”, con la chimica lasciata fuori sia dalla vigna sia dalla cantina, ma deve essere anche e soprattutto buono. E deve essere trattato come tutti gli altri vini in commercio, senza chiudere un occhio (o meglio, il naso) su puzzette o difetti di produzione. “Non ci sono giustificazioni – spiega Alessandro Barosi di Cascina Corte – Se un vino puzza, non è perché è biologico, è perché qualcuno ha sbagliato qualcosa. E noi produttori non dobbiamo nasconderci dietro a scuse di questo genere. I difetti non si accettano, nei vini “tradizionali” come nei vini biologici”. L’azienda di Dogliani produce dei Dogliani (Dolcetto) davvero ottimi. “Il nostro segreto? Il terreno, la vigna. Non c’è null’altro da fare. Se uno ha una buona materia prima, poi deve fare una spremuta d’uva, senza poi metterci porcherie dentro. Così non si sbaglia”. Barosi fa vini che non fanno male soprattutto alla sua salute: “Nel 2005 ho acquistato questa azienda. Ma poi ho scoperto che stavo male a causa dei prodotti che si utilizzavano in vigna. Poi il mio medico mi ha detto che potevo usare altri prodotti, naturali. E così ho fatto”.
Cecilia Trucchi, Villabellini, San Pietro in Cariano in Valpolicella
Alessandra e Carlo Venturini, Monte Dall’Ora, San Pietro in Cariano
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.