01-04-2025

Champagne Deutz, otto etichette e un'eleganza senza tempo

La cheffe de cave Caroline Latrive, protagonista delle scelte enologiche della maison di Aÿ, ha guidato una masterclass a Milano, presentando l'evoluzione stilistica della produzione e le caratteristiche di otto grandi bottiglie

La maison Deutz è stata fondata nel 1838 nel villaggio di Aÿ, frutto di un incontro tra William Deutz e Pierre-Hubert Geldermann, due giovani commercianti di vino che unirono i rispettivi talenti ed esperienze nel settore per creare un marchio di successo. Visione e lungimiranza raccolta nel testimone di René Deutz e Alfred Geldermann, concentrando le forze commerciali in primis in terra germanica per poi approdare in Europa e in America.

Proprio verso la fine dell'Ottocento i più grandi leader politici del mondo sceglievano gli Champagne Deutz come fornitori ufficiali. In verità dal 1845 c'è traccia delle prime spedizioni in Italia di questi champagne, e proprio nel 1863 il re Vittorio Emanuele degusterà Deutz a Palazzo Pitti di Firenze per un'occasione speciale.

Nel 1993 dopo l'acquisizione del Gruppo Roederer questa Maison si eleva per ricerca enologica continuativa verso una complessità che, anno dopo anno, si ritrova nei calici. Cinquanta ettari vitati di proprietà con vigneti distesi nelle più prestigiose zone della Champagne oltre un approvvigionamento di oltre 350 parcelle prestigiose, tra cui "Grand Cru" e "Premier Cru", per produrre le tre milioni di bottiglie.

Da gennaio Sagna Spa, distributore storico di fama internazionale, si occupa della distribuzione nazionale. «Il rapporto di collaborazione con la Maison Deutz è per noi emozionante. Grande affinità di valori tra la Maison e la nostra famiglia. Il nostro rapporto con questo gruppo non è nuovo in quanto distribuiamo i vini del marcato del Rodano prodotti dalla Maison Dela Frères da oltre vent'anni. Su questi Champagne abbiamo una grande responsabilità per il mercato Italia ma amiamo le sfide».

Proprio Milano, il ristorante Seta di Antonio Guida, due stelle Michelin, ha ospitato una Masterclass memorabile condotta dalla Cheffe de Cave Caroline Latrive, in Maison dal 2022.

Una donna determinata, talentuosa. Nata a Reims, figlia d'arte visto che il padre era un consulente enologico. Grandi esperienze in Bollinger, Ayala, dapprima come assistente degli enologi e poi nel 2011 guadagnando sul campo il ruolo di Cheffe de Cave. L'arrivo a Deutz non è casuale perché il precedente Chef de Cave, Michel Davesne, vista la fine della sua carriera per pensionamento sceglie proprio Caroline per proseguire il grande lavoro di questa storica maison di Champagne.

«I pilastri della nostra Maison sono senza dubbio il terroir e le risorse umane concentrate ad Aÿ, lo spirito di fare scelte esigenti e singolari e la vocazione assoluta al piacere estetico. Un vero e proprio viaggio nel tempo che per noi è raccolta delle uve al tempo preciso, il tempo dell'assemblaggio e non ultimo il tempo dell'affinamento». Un vero e proprio viaggio attraverso otto grandi bottiglie. Qui le nostre note di degustazione.

Brut Classique: precisione, un vino setoso, fresco e luminoso. 45% Chardonnay, 30% Pinot Noir, 25% Meunier. Affinato 24-36 mesi sui lieviti

Brut Rosé: croccante, fresco, floreale e fruttato. 75% Pinot Noir (4,5 vinificato in rosso), 23% Chardonnay, 2% Meunier Rosé di assemblaggio. Affinato 24-36 mesi sui lieviti

Brut Vintage 2018: nobile e finezza senza tempo. 67% Pinot Noir, 33% Chardonnay da Aÿ. Affinato almeno 60 mesi sui lieviti

Rosé 2018: espressione emozionante di una grande annata e una versione rosata con una trama speziata e floreale fino a raggiungere note balsamiche e liquirizia. 78% Pinot Noir, 22% Chardonnay di Aÿ e Ambonnay 5% vini rossi di Aÿ. Affinato almeno 60 mesi sui lieviti

Blanc de Blancs 2018: fresco, armonioso, vivo con un finale gessato davvero delicato. Grande verticalità dal finale delicato. 100% Chardonnay di cui il 50% di Aÿ, il 45% di Mesnil e il 5% di Trépail. Affinato almeno 60 mesi sui lieviti

Amour de Deutz 2013: Cuvée de Prestige sintesi di purezza, profondità e voluttà per un'interpretazione luminosa dello Chardonnay, prodotto solo nelle migliori annate. 39% Chardonnay di Aÿ, 24% di Oger, 22% Mesnil-sur-Oger, 10% Vertus, 5% Villers-Marmery e Trépail. Affina almeno 9 anni sui lieviti

Amour de Deutz Rosé 2013: frutta candita, mirtillo e note delicate di mineralità ricorrente. Un finale agrumato persistente e complesso 58% Pinot Noir, 42% Chardonnay. Affina almeno 9 anni sui lieviti

William Deutz 2014: Cuvée storica della Maison dedicata al fondatore. Questo millesimo considerato piuttosto freddo e successivo al 2013, annata in Champagne dalla definizione antologica. Opulento, elegante e complesso. Sorso di grande potenza. 67% Pinot Noir, 28% Chardonnay, 5% Meunier. Affina almeno 9 anni sui lieviti


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

Cinzia Benzi

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Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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