20-03-2025

Cuzziol, il vino e il futuro: «L'Italia punti sulla sua vocazione turistica»

Durante il tasting di Cuzziol GrandiVini si è guardato anche alla crisi dei mercati. «Affrontiamo il 2025 con ottimismo. Come? Dobbiamo fare filiera e lavoro di squadra»

L'evento di Cuzziol GrandiVini a Milano (foto

L'evento di Cuzziol GrandiVini a Milano (foto di Gaia Menchicchi)

Evoluzione, visione, coesione. Sono parole che si intrecciano dialogando con Luca Cuzziol di Cuzziol GrandiVini, ma lui ci offre anche un’immagine semplice e calzante dopo le due full immersion a Roma e Milano con il Portfolio Tasting. All’hotel milanese Excelsior Gallia racconta di un viaggio insieme ai produttori, nelle stesse carrozze, e di una cena che allo sguardo offriva un rigenerante spettacolo: il produttore armeno che dialoga a tavola con la collega sudafricana, lo sloveno, il tedesco, l’italiano… Un mondo che nelle arricchenti differenze sta remando insieme.  

Cuzziol GrandiVini è entrato nel 2025 vestito di un nuovo logo e non si tratta di una scelta solo estetica. Piuttosto, è il simbolo che rappresenta l’evoluzione e visione contemporanea dell’azienda di Santa Lucia di Piave. Con questa scelta si intendeva rinnovare l’immagine e riflettere in maniera più efficace i valori, un passaggio cruciale per affrontare il futuro. «Il nuovo logo nasce da un processo di reinterpretazione del marchio storico, conservandone la forza e l'identità, ma rinnovandolo con un linguaggio grafico più contemporaneo – si precisa - Tre lettere sinuose, eleganti e dinamiche compongono una sigla che comunica movimento e raffinatezza. Il nome dell'azienda, forte e preciso, si pone al centro come garanzia di qualità e affidabilità».

Luca Cuzziol al centro (foto di Gaia Menchicchi)

Luca Cuzziol al centro (foto di Gaia Menchicchi)

Alle spalle un 2024 in cui «bisogna guardare sempre il bicchiere mezzo pieno – sottolinea Luca Cuzziol – relativamente positivo chiuso con una leggera crescita sul 2023. Abbiamo lavorato e investito molto su un programma di tre anni». Dopo un calo dei primi sei mesi, c’era stata una ripresa in autunno, in parte domata nel periodo natalizio.

Diamo qualche numero. Cuzziol GrandiVini archivia l’anno passato con un fatturato di 25.750.000 euro (erano 25.532.000 nel 2023). Completano il quadro delle cifre i 30 collaboratori, 163 agenti di vendita, 7.200 clienti attivi in tutta Italia, 145 aziende vinicole distribuite, tra 43 italiane e 102 estere e i 2 milioni di bottiglie consegnate nel 2024.

Un momento degli assaggi (foto di Gaia Menchicchi)

Un momento degli assaggi (foto di Gaia Menchicchi)

E l’anno che si è aperto? «Affrontiamo il 2025 con ottimismo – assicura Luca Cuzziol – anche se sappiamo che sarà difficile. L’Italia è un Paese ampio e il futuro è quello di trasformarsi a vocazione turistica, non perché costiamo meno ma per le nostre bellezze. Sulle Dolomiti sentivo parlare solo inglese, pensiamo alla Costiera Amalfitana, alla Sicilia… sfruttiamo un po’ tutto quello che c’è. Questo significa fare filiera e lavoro di squadra. Come è accaduto a Matera capitale della cultura: la gente si è resa conto del suo patrimonio straordinario».

È una via importante anche per avvicinare le nuove generazioni al vino, l’enoturismo: «Che il mondo del vino viva criticità è un altro discorso, non dobbiamo fermarci a patenti o legge sulle etichette nutrizionali. Siamo in un momento in cui il vino non è cool ma sì, se si lavora sull’enoturismo, è un modo per avvicinare i ragazzi tra i 25-30 anni».   

A Milano e Roma lo scorso gennaio si è vissuta una bella ricarica di energia per presentare ad agenti, clienti e giornalisti la ricchezza di un portfolio cresciuto ancora.

Auriane Denis presenta Lucian Collard

Auriane Denis presenta Lucian Collard

Non solo un tasting, dunque, si è rimarcato, bensì «una celebrazione dello spirito di collaborazione che rende unica Cuzziol GrandiVini». Questo perché appartenere a questa famiglia significa «avere accesso a un sistema strategico di sviluppo su tutto il territorio nazionale grazie a una rete commerciale preparata ed estesa, alla partecipazione a eventi mirati firmati Cuzziol dedicati ad una clientela Ho.Re.Ca selezionata – si è spiegato - alla possibilità di essere presenti a grandi eventi del mondo enologico, da Vinitaly agli eventi di Società Excellence (società che raggruppa 21 tra i maggiori distributori italiani e che organizza eventi tematici di prestigio)».  

Allora anche quest’anno le new entry sono state diverse e alcune particolarmente intriganti, capaci di sorprendere ma sempre con un filo conduttore, si rivendica: autenticità e qualità.

Viaggio a Lanzarote con i vini de El Grifo

Viaggio a Lanzarote con i vini de El Grifo

Così si trovano dal Piemonte Ada Nada o dalle Marche Campanelli. Ma anche dall’estero, come la sfida delle bollicine inglesi di Hundred Hills all’universo dello champagne. E ancora in Austria Wabi Sabi,  in Francia Alvina Pernot, Nicolas Rossignol o Lucian Collard con il volto di Auriane Denis che si illumina mentre ci descrive la passione tramandata di generazione in generazione.

Lasciamo con un’altra immagine che si unisce ai profumi: quella di El Grifo, che trasporta - cullati dalla Malvasia - a Lanzarote e all’impegno quotidiano per donare aromi e suggestioni da questa affascinante (e arida) terra vulcanica.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

Marilena Lualdi

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Marilena Lualdi

responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky

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