L'Etna per la Sicilia enoica rappresenta una realtà vitivinicola unica e rara. Suolo vulcanico, caratteristiche pedoclimatiche che beneficiano delle quote elevate, della vicinanza del mare e delle escursioni termiche di oltre venti gradi che scandiscono le temperature tra il giorno e la notte. La doc Etna viene identificata nel 1968 anche se tracce storiche attestano la viticoltura etnea fin dal XVII secolo.
Oggi la denominazione coinvolge venti comuni con 1200 ettari di vigneti divisi in 133 contrade. Dal 2007 la famiglia Tasca approda sul vulcano per dar vita al progetto Tascante, che nel 2016 si arricchisce di altre vigne e nasce la cantina Marchesa. La distinzione delle Contrade cela le caratteristiche di suoli, viti, altitudini e climi che conferiscono ai vini delle identità ben riconoscibili.
Tascante vanta tre contrade in produzione: Pianodario, Sciaranuova, Rampante. Pianodario si trova a 775 metri sul livello del mare con quasi nove ettari vitati di Nerello Mascalese circondati da boschi e ulivi. Siamo tra la frazione Montelaguardia e Randazzo con i classici e monumentali muretti a secco. Sciaranuova è invece tra Montelaguardia e Passopisciaro ad un'altitudine di 740 metri s.l.m. con 4,9 ettari di vigneti di Nerello Mascalese, circondati da castagneti e ulivi.
Qui gli impianti hanno origine nel 2008 ma c'è una porzione di vigne vecchie da cui viene prodotto appunto Sciaranuova V.V. che sono datate 1961, un cancello che separa i due appezzamenti e costituisce uno spettacolo della natura meraviglioso. Come afferma l'agronomo Michele Brusaferri: "Quando sono arrivato sull'Etna mi sono reso conto che per capire le sfumature di questa terra serviva catturare i punti di forza e caratterizzarli attraverso i vini. Un'operazione non facile ma convincente, serve del tempo, occorre fare delle sperimentazioni, tuttavia, il risultato sono i nostri vini che si esprimono, contrada per contrada, con delle unicità che fanno la differenza".

L'agronomo Michele Brusaferri
Poi c'è Rampante, la contrada collocata a 740 metri s.l.m. tra Solicchiata e Passopisciaro con 4,28 ettari di vigneto di Nerello Mascalese. Un luogo dove c'è un punto di ospitalità per coloro che desiderano scoprire i vini dell'Etna con le pietanze autoctone attraverso una tavola autentica. Qui l'entusiasmo e la competenza di
Vittoria Cerniglia, voce narrante anche dei progetti etnei per
Tascante, cattura l'attenzione degli ospiti coinvolgendoli in un viaggio sul vulcano davanti ai calici e alle prelibatezze culinarie che fanno de
Il Tascante una tappa da programmare.
Qui tutte le informazioni necessarie scrivendo all'indirizzo mail hospitality@tascadalmerita.it. La novità di Tascante è il bianco a base Carricante che compone lo Sciaranuova 2022, un Etna Bianco creato con mezzo ettaro di vigneti, impianti del 2017 per una produzione di nicchia di appena 2000 esemplari.
Un vino degustato sull'Etna a fine ottobre che ci ha svelato un bianco complesso che si esprimerà con il tempo dal timbro già molto spiccato con note agrumate persistenti. I vini della tenuta
Tascante sono eleganti, brillanti e versatili. Il rispetto estremo dell'ambiente si fonde con il fascino di questa porzione etnea, solo i grandi mettono in discussione lo stile di un territorio e i
Tasca hanno impiegato alcuni anni per focalizzare il loro obiettivo del vino di questa tenuta ma gli assaggi confermano una selezione di altissimo livello per ogni etichetta prodotta.