26-07-2024
Una bella immagine di Alessandra con la madre Elisabetta Gnudi Angelini
A, b, c, d… e adesso, forse, arriverà anche la “e”. Anche se il nome non è stato ancora deciso.
Elisabetta Gnudi Angelini e la figlia Alessandra sono due donne che non si fermano mai e continuano a guardare al futuro. E si preparano a una quinta realtà. A, infatti, sta per Altesino, B per Borgo Scopeto, C per Caparzo e D per Doga delle Clavule. Per la precisione Altesino e Caparzo sono due tra le più importanti aziende produttrici di Brunello di Montalcino; Borgo Scopeto, invece, è un’importante realtà con epicentro nel Chianti Classico; Doga della Clavule è infine la cantina che guarda alla Maremma, con produzioni che vanno dal Vermentino al Morellino di Scansano.
Elisabetta Gnudi Angelini nella tenuta di Montalcino
Iniziamo a individuare la zona: «In pratica siamo sul monte Amiata – sottolinea ancora Alessandra con la mamma Elisabetta – Abbiamo piantato in montagna, sfruttando anche il fatto che ci troviamo su terreni vulcanici».
Quindi due fattori principali: altitudine e terreni, puntando sulle condizioni del monte Amiata, cioè un vulcano spento. E c’è il terzo fattore: si inizia con uve a bacca bianca.
Alessandra Angelini presenta il nuovo progetto
Per arrivare a questa decisione, con vigneti che si trovano al di fuori dalle più celebri e acclamate denominazioni vinicole toscane, c’è stata una profonda e attenta analisi del terreno, per circa un anno e mezzo. E poi il progetto è potuto partire.
Altesino è la punta di diamante del gruppo
Sul Chianti Classico, a Borgo Scopeto, c’è un ottimo lavoro legato soprattutto alla Riserva, che punta sulla longevità e sulla territorialità. A Doga delle Clavule, infine, la freschezza e leggerezza del Vermentino viene evidenziata anche da quella barca a vela disegnata sull’etichetta, un simbolo che lega molto questo vino ad Alessandra, appassionata skipper.
Insomma, i progetti non si fermano mai: guardando sempre al futuro, con i consumatori sempre più attenti ed esigenti.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Bernardino Sani e Alessandra Angelini presentano i vini di Argiano e Altesino
Borgo Scopeto in Chianti Classico: la filosofia di Altesino e Caparzo viene applicata anche qui
La squadra di Identità Golose presente al Vinitaly 2023. Da sinistra, in alto Chiara Mattiello, Annalisa Cavaleri, Stefania Oggioni, Amelia De Francesco e Fosca Tortorelli. In basso: Maurizio Trezzi, Marilena Lualdi, Salvo Ognibene e Raffaele Foglia
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.