20-07-2024
Le foto sono di Emanuele Camerini
La Generazione Z è quella dei cosiddetti Centennials, una fascia demografica dinamica di nati tra il 1997 e il 2012. Un gruppo di persone che vive in automatico nell’era di Internet e delle tecnologie digitali. Solo una mente illuminata come quella di Federico Graziani poteva creare un incontro tra professionisti della Gen Z nella sua tenuta etnea. Federico è un noto professionista del vino: miglior sommelier d’Italia nel 1998, già collaboratore di sala di Marchesi, Cracco, Aimo e Nadia Moroni, è laureato in Viticoltura ed Enologia, affermato produttore di vini del Vulcano e autore di diversi libri. «L’Etna», disse in tempi non sospetti, «è terra unica perché montagna e mare, fuoco e ghiaccio. Nei mesi più caldi ci sono 45 gradi di giorno e 16 di notte, un’escursione termica incredibile, con una piovosità paragonabile a quella della Borgogna». Partita con un rosso dell’Etna, “Profumo di Vulcano”, con il passare del tempo la sua gamma ha accolto un bianco straordinario, “Mareneve”, l’Etna Rosso e Rosso di Mezzo da singola vigna. Tanti progetti in evoluzione e un lavoro personale di posizionamento dei vini nelle migliori carte della ristorazione del mondo, con i suoi 3 ettari di vigne a Montelaguardia Graziani ha deciso di ospitare 10 professionisti della Generazione Z, tutti impiegati nel mondo del vino con una visione innovativa e uno sguardo rivolto al futuro. Una simbolica tavola rotonda, in questo caso di pietra lavica, con i presenti immersi tra le vigne e l’ombra degli ulivi secolari della tenuta a 800 metri di quota, in cui ognuno ha prestato il proprio talento per un tempo sospeso riempito da pensieri, progetti, visioni che accompagneranno il futuro del vino e il vino del futuro.
Ognuno ha condiviso un personale punto di vista sull’evoluzione del mondo del vino dei prossimi anni. Quarteroni si è interrogato per esempio sul significato di “grande vino”: un prodotto che sottintende “visione” ma anche il “saper condividere”, veicolo perfetto per nobilitarlo un prodotto. Chiara Graziani, donna di sala, ha parlato di come raccontare il vino al ristorante: è emersa l’esigenza di tonare alla quotidianità del prodotto e alla piacevolezza di poter impiegare del tempo per scegliere il giusto nettare, per puro piacere gustativo. Tze Sam ha focalizzato il suo speech su come comunicare i valori del vino proprio alla Gen Z: «Occorre incuriosire il giovane con storie originali, veritiere e di passione, con un racconto attraverso canali e mezzi giusti, social compresi». Di certo la Generazione Z ha le idee chiare e siamo fiduciosi sul futuro che impugneranno. Graziani ha deciso di investire su questo tipo di comunicazione: originale, ricercata, un connubio che ferma il tempo.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Daniele Lodigiani, resident chef classe 1998, e David Fiordigiglio, chef consulente classe 1999: mezzo secolo in due, propongono un'idea di cucina contemporanea, easy e inclusiva, al Gesto di Milano
Foto da Extrapola
La squadra di Identità Golose presente al Vinitaly 2023. Da sinistra, in alto Chiara Mattiello, Annalisa Cavaleri, Stefania Oggioni, Amelia De Francesco e Fosca Tortorelli. In basso: Maurizio Trezzi, Marilena Lualdi, Salvo Ognibene e Raffaele Foglia
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.