30-06-2024
La difficoltà della vendemmia sulle colline del Conegliano Valdobbiadene
Se si pensa che è facile produrre e vendere un Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, ci si sbaglia di grosso. Perché in realtà le difficoltà in un mondo che speso fa “di tutta l’erba un fascio”, sono molteplici.
Difficoltà che saranno certamente affrontate dal nuovo presidente Franco Adami, nominato alla fine di maggio alla guida del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, ma sulle quali è già in atto un confronto in ambito consortile, come conferma lo stesso direttore del Consorzio Diego Tomasi.
Diego Tomasi, direttore del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg
Ma questi nomi così lunghi rischiano di non avere presa? «Non è vero. Andare verso nome unico, con una distintività geografica, anche per il consumatore significa avere una maggiore chiarezza».
Un'altra bella immagine delle colline del Conegliano Valdobbiadene
Altra grande difficoltà è quella legata al prezzo. «Purtroppo alcune volte le bottiglie della nostra Docg si trovano a 3,60 euro sugli scaffali del supermercato. Sono vendite sottocosto, ma non sempre è indicato. Come Consorzio non abbiamo le armi per affrontare questo problema. Sta di fatto che con 700 ore di lavoro per ettaro, nei vigneti del Conegliano Valdobbiadene, non è possibile vendere a un prezzo così basso».
Le 43 Rive sono le zone più vocate per la produzione del Prosecco Docg
E insiste: «Dobbiamo fare venire qui la gente, far vedere dove nasce il vino. Il fenomeno Prosecco è nato qui e negli anni Ottanta c’è stata una svolta verso un viticoltura di qualità. Il Prosecco Doc sta investendo molto sulla pubblicità. Noi, invece, abbiamo risorse diverse e dobbiamo investire sulla comunicazione». Due livelli simili, ma in realtà profondamente diversi.
Il direttore Diego Tomasi guarda al futuro della denominazione, puntando sul far venire le persone a conoscere questo territorio
Si sale di zuccheri residui con l’Extra Dry Rive di Manzana 2023 di Frassinelli, dove la dolcezza trova un buon equilibrio con la sapidità. Dolcezza che è insita nel Cartizze Dry di Andreola, con un’annata 2020 che però stupisce soprattutto per l’eleganza. E poi si chiude con un Extra Brut, Rive di Collalto Biancariva di Tenuta degli Ultimi: in questo caso stupisce leggere in etichetta annata 2019, a dimostrazione che anche il Prosecco Docg può avere un’ottima longevità, sempre che alla base ci sia un vino con struttura e qualità. E questo è sicuramente uno di quei casi.
Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono tutelate come patrimonio dell'umanità dall'Unesco
Una realtà variegata, come detto, in un’area collinare formata da 15 Comuni, con circa ottomila ettari vitati e una produzione di 93 milioni di bottiglie nel 2023. E tutta da scoprire.
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giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
I fratelli Marzotto: Nicolò, Stefano, Gaetano e Luca. Santa Margherita Gruppo Vinicolo è la più importante azienda vitivincola di proprietà di una famiglia in Italia per fatturato
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