L'Etna, il maestoso vulcano situato sulla costa orientale della Sicilia, non è solo un'icona geologica dalle eruzioni spettacolari, uno scenario naturale mozzafiato, ma anche una terra fertile per la viticoltura, ormai conosciuta in tutto il mondo. È quindi punto di grande interesse per winelovers e tecnici del vino: premesse utili per raccontare le tante attività. Per diffondere sempre più, e al meglio, la conoscenza di tale territorio, le cantine etnee si affidano a una comunicazione sempre più raffinata, che chiama in aiuto anche l’arte o la musica.
Cosa lega queste forme d'espressione apparentemente così diverse? Diremmo: l'essenza di entrambe risiede nella capacità di evocare emozioni e trasportare chi le sperimenta in un mondo di bellezza e contemplazione. Ad esempio, prosegue e cresce il progetto di residenza per giovani musicisti che l’Azienda Girolamo Russo ha inaugurato lo scorso anno per volontà di Giuseppe Russo. Un'iniziativa personale, radicata saldamente nella formazione umanistica di Russo, nei suoi studi pianistici, e in una passione per la musica che attraversa tutta la sua vita e inevitabilmente coinvolge appieno anche il lavoro per portare nel futuro la cantina di famiglia, interpretando in chiave contemporanea la grande storia enologica dell’Etna.
Sette giovanissimi e straordinari talenti della musica classica italiana e internazionale si sono quindi incontrati nella cantina di Feudo di Mezzo, per la seconda edizione di
Feudo Art Residency: una serie di appuntamenti dedicati al connubio tra l’arte e i vini del vulcano e che ha visto tra gli ospiti anche
Alfred Brendel. Considerato uno dei maggiori pianisti contemporanei,
Brendel (92 anni) ha accettato l’invito di
Russo a lavorare con i musicisti ospiti della residenza, guidando delle masterlcass musicali all’interno della tenuta e poi, ogni sera all’ora del tramonto, tre concerti che hanno visto alternarsi
Filippo Gorini (pianoforte),
Anna Göckel (violino),
Daniel Mitnitsky (violoncello),
Sara Cortolezzis (voce),
Alessio Pianelli (violoncello),
Camila Sanchez (viola) e
Giuseppe Guarrera (pianoforte). Tutti talentuosi artisti ospiti della residenza; hanno dato vita alle opere di
Schumann, Schubert, Mozart, Beethoven e
Brahms.
Non sono mancati i momenti enogastronomici con l’aperitivo-cena a cura di
Frumento e i vini di
Giuseppe Russo:
Nerina Etna Bianco D.O.C. 2022,
Etna Rosato D.O.C. 2022 e
‘a Rina Etna Rosso D.O.C 2021.
In contemporanea con il festival musicale, è stato possibile visitare negli spazi interni della tenuta la mostra
Il lato profondo della Terra, dedicata alle opere più interessanti dell’artista catanese
Nunzio Fisichella, che nei suoi lavori spesso ha tratto ispirazione dall'Etna, rendendolo anche elemento pittorico attraverso l’uso di sabbie vulcaniche, proprio come i vini che nascono sul vulcano attivo più alto d’Europa.