«Teatro e bollicine, che connubio perfetto»: una piccola frase sorridente, giocosa, detta dal palco del Teatro Manzoni di Milano dal suo Presidente, Ernesto Mauri (per molti anni AD del Gruppo Mondadori), per accogliere la presentazione della Guida Bollicine del Mondo, il nuovo progetto di Identità Golose. E' stata la prima volta al Manzoni per Identità, una piacevole coincidenza per celebrare la prima volta di questo ambizioso lavoro che ha coinvolto 14 esperti tra autorevoli giornalisti e affermati addetti ai lavori, coordinati da Cinzia Benzi, Donna del Vino di Identità.
500 cantine e altrettante etichette, da 25 paesi del mondo oltre a Italia e Francia, raccontate all'interno di una App completamente gratuita, ricchissima di contenuti editoriali, capace di parlare sia agli appassionati wine-lovers, sempre alla ricerca di nuove scoperte enoiche e di analisi tecniche precise e puntuali, sia a tutti coloro che amano viaggiare con il gusto, alla scoperta dei tesori della cultura enogastronomica con curiosità e prospettiva internazionale.

La platea del Manzoni durante la presentazione
Bollicine del Mondo è un progetto nato dalle idee e dai ragionamenti di
Paolo Marchi, fondatore e curatore di
Identità Golose, e della già citata
Cinzia Benzi, che lo ha poi sviluppato e seguito passo dopo passo. Dal palco del
Teatro Manzoni Marchi ha ricordato gli esordi del Congresso di Identità Golose, la nascita della Guida ai Ristoranti, ricordando come una delle motivazioni principali fin da allora fosse la voglia di proporre qualcosa di nuovo, di originale: qualcosa che potesse coinvolgere il pubblico grazie alla sua spinta innovativa.
«Fin dall'inizio del nostro lavoro con Identità, partito dal cibo e dalla cucina, avevamo l'obiettivo di realizzare un progetto importante sul vino, perché senza vino la tavola è triste. Sapevamo di voler dedicare il nostro impegno al panorama internazionale, così come facciamo con la Guida e con il Congresso, e ci siamo resi conto che sulle bollicine mancava un approfondimento, un racconto articolato e aperto. Grazie a questa App invitiamo le persone a viaggiare, a scoprire la produzione di bollicine in molti paesi del mondo, liberandoci da un provincialismo che spesso caratterizza lo sguardo che si ha sui vini spumanti nel nostro paese».
E proprio dal viaggio è partita anche la coordinatrice di
Bollicine del Mondo Cinzia Benzi nel racconto di questa App: «La navigazione stessa avverrà grazie a un viaggio, a una mappa del mondo su cui ci si potrà muovere per scoprire nuove etichette da assaggiare. E' una guida trasversale, che può parlare a un pubblico eterogeneo, che va oltre il concetto stesso di "guida". Ognuna delle schede può infatti essere letta non solo per i contenuti tecnici, ma anche per il linguaggio dinamico, immediato, che abbiamo voluto utilizzare. E anche là dove vengono utilizzati termini tecnici, abbiamo voluto inserire un glossario per permettere a chiunque di comprendere ciò di cui stiamo parlando. E' un progetto inclusivo, che si rivolge a tutti e che propone solo etichette che si possono trovare e acquistare facilmente».
Il viaggio che questa App propone al pubblico si articola anche nei contenuti, che si affiancano alle schede, dedicati ai Territori: 21 itinerari alla scoperta delle regioni più vocate: dall’Asti e Moscato fino all’Irpinia, dal Trento Doc all’Etna, dalla Champagne, all’Alsazia, passando per la Borgogna e poi ancora al Cava e al Corpinnat, al Cile e all’Argentina con incursioni in Asia e in Australia.
500 cantine, altrettante etichette: «E' un punto di partenza - ha spiegato ancora
Cinzia Benzi - un primo obiettivo che ci siamo dati, sapendo che vogliamo fare crescere questa App nei prossimi anni. Scegliere una sola etichetta per cantina ci ha messo di fronte a una selezione spesso non facile, ma necessaria. Il 55% di queste cantine sono italiane, grazie a uno scouting attento e approfondito, un'esplorazione che ci ha portato a raccontare non solo ciò che offrono le regioni più vocate alle bollicine, ma anche a presentare realtà meno conosciute ma non per questo meno interessanti. Poi c'è un 30% di Francia, tra l'immancabile Champagne e lo Jura, la Borgogna, l'Alsazia, e poi ancora altri 25 paesi del mondo: Spagna, Gran Bretagna, Germania, Austria, Albania, Romania, Grecia, Portogallo, Slovenia, Svizzera, Israele, Turchia, Georgia, Kazakistan, Bulgaria, Ungheria, Argentina, Cile, Brasile, Canada, Stati Uniti, Sud Africa, India, Australia, Nuova Zelanda».
«Ogni scheda - ha poi tenuto a ricordare
Benzi - è stata firmata da uno dei 14 autori di questo progetto. Abbiamo voluto abbandonare completamente l'anonimato, abbracciando invece la totale trasparenza dei nostri giudizi, mettendoci tutti la faccia, oltre che la nostra passione. Allo stesso modo non abbiamo voluto proporre voti e classifiche, ogni cantina è meritevole di esserci, dalle maison più storiche e blasonate e i produttori più piccoli e giovani».
Claudio Ceroni, fondatore con Marchi di Identità Golose e Presidente di MAGENTAbureau, ha ringraziato Cinzia Benzi e Paolo Marchi per questo progetto: «Grazie alle loro idee, possiamo oggi presentare una nuova importante produzione, anche in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. Siamo orgogliosi di poter offrire al nostro pubblico una App gratuita originale, innovativa e così ricca di contenuti».

Gli autori della guida Bollicine del Mondo sul palco del Teatro Manzoni
Infine, il palco del Teatro Manzoni si è riempito degli autori di
Bollicine del Mondo, un dream-team di esperti che grazie a un lavoro davvero corale ci condurrà alla scoperta delle cantine selezionate:
Giovanna Abrami,
Cinzia Benzi,
Monica Coluccia,
Meritxell Falgueras,
Raffaele Foglia,
Elio Ghisalberti,
Manlio Giustiniani,
Adele Granieri,
Andrea Grignaffini,
Stefania Oggioni,
Bruno Petronilli,
Alessio Pietrobattista,
Luca Torretta,
Luca Turner.