Un piccolo gioiello nel cuore del paese di Galtellì, nelle Baronie, Sardegna. Un’unione tra design, accoglienza e funzionalità per una realtà vitivinicola in crescita.
Questa è la cantina Mastìo Hofmann, un’azienda giovane che punta alla valorizzazione del territorio, con uno sguardo più moderno.

Paola Hofmann e Michele Mastìo nella loro cantina
La sfida di
Michele Mastìo e della moglie
Paola Hofmann è iniziata sette anni fa, in una zona dove il vino non è certo la principale produzione, tanto che l’azienda è al momento l’unica realtà vitivinicola delle Baronie.
In realtà i vigneti sono stati impiantati nel 1974 dal papà di Michele che, nemmeno a dirlo, ha guardato al rosso, al Cannonau. Successivamente sono state aggiunte altre varietà, come il Montepulciano e il Vermentino.

Un momento dell'inaugurazione della cantina
Ma sono stati proprio
Michele e
Paola che hanno voluto investire su una zona resa famosa da
Grazia Deledda, ma non certo dai suoi vini: l’idea è quella di realizzare vini che parlino di Sardegna e dell’area delle Baronie, sfruttando anche l’influenza del mare, visto che Galtellì si trova a pochi chilometri dal Tirreno in linea d’aria. «Vogliamo dimostrare che la nostra Sardegna ha un grande potenziale – spiega
Michele Mastìo – anche per questo abbiamo investito sul vino, perché crediamo di poter realizzare dei vini di ottimo livello».

La cantina è un piccolo gioiello
Investimento che si può vedere concretamente visitando la cantina di Galtellì, inaugurata pochi mesi fa, nel luglio del 2019: una struttura modera e funzionale, all’interno della quale è stato realizzato un punto vendita che in realtà ha una funzione di accoglienza, con la possibilità di realizzare aperitivi, cene ed eventi. Insomma, un luogo che invoglia a fermarsi e assaggiare i vini.
Ecco, i vini: al momento l’azienda lavora su 7 ettari, per una produzione di circa 40mila bottiglie annue, concentrandosi sulla sostenibilità.

Alcuni dei vini prodotti in esposizione
Il
Cannonau è sicuramente il vitigno “portabandiera” della
Mastìo-Hofmann. Il
Banduleri è un
Cannonau più giovane, fresco, beverino, con un alcol di 14,5%, ma comunque ben equilibrato da una piacevole acidità. Il
Pontes, invece, ha sicuramente una maggiore struttura e una grande prospettiva futura: vino che evolve piacevolmente nel tempo al naso, mentre al sorso è già piacevolmente abbinabile a tanti piatti della tradizione sarda, ma non solo.
Molto piacevole anche il Vermentino Malicas: freschezza e salinità ne fanno un vino agile, fresco, beverino, spensierato, senza troppi fronzoli. L’azienda produce anche un altro vino rosso, il Frantzisca, 50% Cannonau e 50% Montepulciano: volutamente complesso e corposo, da valutare con l’evoluzione del tempo.