I frequentatori del Mandarin Oriental di Milano hanno la possibilità di degustarlo già da qualche settimana, ma la presentazione ufficiale è avvenuta solamente qualche giorno fa. Stiamo parlando dello Champagne Seta: il Brut Blanc de Blancs selezionato in esclusiva per il ristorante Seta, situato nella seconda corte dell’hotel a cinque stelle di via Andegari 9, dall’executive chef Antonio Guida; classe 1972, pugliese di Tricase e già Cuoco dell'anno al congresso di Identità Milano nel 2016, quando Seta ottenne anche il riconoscimento di Miglior carta dei vini e distillati della Guida di Identità Golose.

Antonio Guida e Andrea Loi con la proprietaria di Maison Bourdelois Raymond, Audrey Renoir
«Siamo entusiasti di proporre ai nostri clienti un’offerta unica nel suo genere, introvabile altrove. Permette ai nostri attenti ospiti di assaporare l’eccellenza secolare dello Champagne della
Maison Bourdelois Raymond», queste le parole di esordio pronunciate dallo stesso
Guida che ha poi aggiunto: «L’esperienza di
Andrea Loi,
head sommelier di
Seta, è stata fondamentale nella selezione di questa cantina familiare che da generazioni si dedica con devozione ai propri prodotti unici al mondo e che oggi collabora con noi dedicandoci la sua migliore cuvée».

L'head sommelier Andrea Loi
Loi è arrivato al
Seta dopo importanti esperienze lavorative all’estero, che gli hanno tra l’altro permesso di conoscere e apprezzare questa piccola
maison champenoise, situata in Vallée de la Marne nel villaggio classificato
premier cru di Dizy, la cui attuale proprietaria
Audrey Renoir rappresenta la sesta generazione di una tradizione familiare di
Récoltant Manipulant iniziata nel 1901 grazie al suo avo
Adonis Bourdelois. L'
head sommelier di
Seta ci spiega cosa lo
Champagne Seta rappresenti in termini di aspettative e ambizioni: «Avere una proposta di questo genere ha richiesto molto tempo e molto impegno sia in termini di selezione del prodotto, sia per il numero di bottiglie che verranno destinate esclusivamente a noi. Senza dimenticare le scelte grafiche per la realizzazione di un’etichetta così elaborata e ricercata. Il nostro obiettivo è raccontare attraverso lo stile di questo Champagne ciò che il ristorante
Seta rappresenta oggi, oltre a quello che diventerà nel futuro».
Lo
Champagne Seta viene prodotto da uve 100% chardonnay provenienti, almeno per questo primo assemblaggio, dalla vendemmia 2009 senza alcun contributo di vini di riserva frutto di annate precedenti; nonostante ciò, il millesimo non viene dichiarato in etichetta per la precisa scelta di voler realizzare un vino il cui stile distintivo dovrà essere il più possibile costante e riconoscibile nel tempo. Il dosaggio si attesta invece tra i sei e i sette grammi di zucchero per litro, ma potrà variare in base all’andamento delle vendemmie.
Uno Champagne le cui caratteristiche sono state quindi pensate per essere apprezzate non solo dai grandi cultori dei vini rifermentati in bottiglia, ma anche dalla maggioranza dei clienti e tale da poter essere goduto sia al momento dell’aperitivo, sia a tutto pasto. E sono ancora le parole del giovane
head sommelier a confermarlo: «La forza dello
Champagne Seta è la sua struttura, la sua ricchezza, la sua grassezza. Si presta quindi molto bene come inizio pasto, ma si abbina altrettanto bene con tanti piatti della cucina dello chef
Antonio Guida, che è ricca e complessa. Piacevole per l’ospite, ma anche gastronomico. Senza mai dimenticare quello che deve sempre starci a cuore: trasmettere le emozioni che stanno alla base di questa
cuvée».
Ponderata attentamente anche la fascia di prezzo, considerando il contesto nel quale viene proposto: «È uno Champagne di altissimo livello - conclude
Andrea Loi - che noi vogliamo sia condiviso il più possibile tra i nostri clienti senza rimanere riservato a una nicchia di appassionati. Per questo motivo abbiamo deciso di proporlo ad un prezzo di 22 euro a calice e 90 euro alla bottiglia, rendendolo così il meno caro tra tutti gli Champagne presenti nella nostra carta».