18-08-2016
La tecnologia può servire anche per rispettare l'ambiente e migliorare il vino. E' questa l'idea dei viticoltori del Morellino di Scansano, che hanno dato vita a un progetto tutto speciale. Vede capofila i Vignaioli del Morellino di Scansano, in squadra con Fattoria Mantellassi, Fratelli Bruni, Montauto e con la partecipazione del Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano Docg. Il racconto di Raffaele Foglia per Identità Golose
È stato recentemente presentato il progetto che vede la cantina cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano capofila e in squadra con Fattoria Mantellassi, Fratelli Bruni, Montauto e la partecipazione del Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano Docg e che si pone come obiettivo quello di raggiungere una sempre migliore gestione del vigneto, con un maggiore rispetto per gli aspetti ambientali. Il tutto attraverso l’uso di ozono, droni, sensori e schede Arduino.
Partiamo dall’ozono, che ha una funzione disinfettante e sanificante sulle foglie e induce una maggiore resistenza sulla pianta. Durante una dimostrazione che si è tenuta nelle scorse settimane, attraverso il passaggio di un trattore è stata diffusa sulle piante l’acqua ozonata. Viste le caratteristiche dell’ozono, l’obiettivo è creare un’alternativa valida e sostenibile ai trattamenti chimici. Il fatto che l’ozono non lasci residui permette poi di trattare la vigna anche pochi giorni prima della raccolta, senza alcun rischio per il consumatore. L’ozono sarà applicato anche in cantina, sia per ridurre o eliminare l’impiego di solfiti nel vino, sia per le attività di disinfezione e sanificazione.
Giuseppe Mantellassi, Benedetto Grechi e Marco Bruni tra i vigneti
Questo strumento si unirà ad altri microsensori a basso costo collegati a una scheda Arduino. Anche questi serviranno a monitorare nel dettaglio il vigneto creando delle stazioni microclimatiche che archivieranno tutti i dati su una scheda di memoria per poi comunicarli via Bluetooth agli operatori, anche a distanza.
Del resto, come spiega Benedetto Grechi, presidente dei Vignaioli del Morellino di Scansano, «la tutela del consumatore per noi viene prima di tutto. È per questo che già prima di questo progetto ci siamo impegnati in questi anni per la certificazione della tracciabilità di prodotto e per misurare e ridurre l’impronta di carbonio dei nostri vini».
Trattore equipaggiato col prototipo di diffusore dell'acqua ozonata
Per quanto riguarda l’acqua, per esempio, nel 2012 per la produzione del Morellino di Scansano dei Vignaioli erano stati utilizzati 771 litri di acqua, mentre l’obiettivo per il 2018 è scendere sotto quota 400 litri. E per le emissioni di gas serra è stato raggiunto il risultato di produrre 1.170 grammi di Co2 equivalenti per ogni bottiglia di vino. Questo, ovviamente, senza dimenticarsi un fattore fondamentale: che il vino sia buono. E il campione preso come esempio lo è certamente.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.