Può certamente concorrere al titolo di "Apertura più curiosa del 2019", categoria ristoranti: è il Memorabilia di Agrate Brianza (Monza), qualcosa di completamente diverso da quanto ci si potrebbe immaginare. Per dire: noi che parliamo perlopiù di cibo, ristoranti e chef, dobbiamo invece citare subito la Rolls Royce bianca appartenuta a Cary Grant (con tanto di certificato che ne attesta il passaggio di proprietà); oppure la berlina di Enrico Cuccia; o la Lancia Delta Martini Racing; e ancora Corvette, Mustang, Mercedes Pagoda, Cobra, Jaguar E-Type...

Nel portabagagli della Rolls Royce di Cary Grant

L'atto di passaggio di proprietà firmato Cary Grant
Sono solo alcune delle auto storiche esposte nel capannone che ospita anche il locale; perché tutto ha inizio da una passione sfrenata che patron
Umberto Colombo - la sua famiglia è imprenditrice da 47 anni nel settore degli avvolgimenti elettrici, l'azienda
Atam Windings Srl si trova dirimpetto al
Memorabilia, un solo numero civico di distanza, il 7 invece dell'8, sempre in via Archimede, ossia a due passi dall'uscita del casello sull'autostrada Milano-Bergamo - ha sviluppato nei decenni per motori (ma anche bici) vintage e ogni genere di cimeli di modernariato, tanti modellini di vetture e un'infinità di altri oggetti, di qualsiasi tipo, forma, uso, grandezza, colore.
Oggi Colombo possiede 136 auto d'epoca, 86 moto, un numero imprecisato di altro e di tutto. Una collezione così vasta da riempire tre magazzini; uno di questi, all'8 di via Archimede appunto, è stato affidato alla sapienza dell'architetto Davide Fabio Colaci perché ne facesse spazio espositivo - c'è solo una parte di tutto questo ambaradan - con annesso ristorante e cocktail bar. Ecco dunque Memorabilia, aperto il 12 settembre scorso.
Luogo particolarissimo insomma: da fuori pare un capannone non troppo diverso da tanti altri; dentro, nella parte dedicata alla ristorazione, sembra un po' un
diner all'americana, però di lusso. Vicino al bancone bar una grande vetrata consente di sbirciare i pezzi della collezione, che è visitabile per i clienti del locale, senza orari precisi, basta chiedere.

Il ristorante (foto Memorabilia)
La cosa
curiosa e un po' folle è che in questo posto a sua volta
curioso e un po' folle sono stati chiamati a prestar la loro opera due ottimi professionisti nei rispettivi campi, uno chef e un bartender.
Il primo è
Luca La Peccerella, sannita di Benevento. È nato nel 1988, ossia nello stesso anno in cui
Colombo ha incominciato a mettere insieme il suo patrimonio di
memorabilia, galeotta fu una
Vespa. Mentre il secondo ingrandiva sempre più la sua collezione, il primo costruiva la sua carriera in cucina in modo altrettanto originale: dopo l'Alberghiero nel capoluogo natale, a 16 anni si è messo ai fornelli del carcere della stessa città, con tre detenuti, all'interno di un progetto di reinserimento sociale; poi, com'è come non è, dopo un passaggio all'ambasciata italiana in Polonia, si è ritrovato al
Bulgari di Milano, poi ancora all'
Armani, lavorando al fianco di chef come
Andrea Ferrero e
Roberto Di Pinto. Oggi è qui tra le auto, sette persone in brigata. Straniante, non è vero?

Edoardo Brambilla (foto Memorabilia)
L'altro fiore all'occhiello del
Memorabilia è
Edoardo Brambilla, classe 1989, lombardo che più lombardo non si può: ma lombardo in fuga, per ora rientrato alla base per ragioni familiari. Si era costruito una nuova vita in Portogallo, dove era finito al tempo degli studi; là era entrato - di nuovo, un po' per caso - nel gruppo di
Josè Avillez, bistellato lusitano e patron di numerose insegne. Con lui ha intrapreso una brillante carriera da bartender, lavorando anche in Sudamerica. Poi al
Bulk di Milano. Ad Agrate traspone il senso del
Memorabilia nel cocktail bar
Depot, rappresentando in chiave moderna - attraverso i cocktail, ad alto grado d'innovazione, «ma per ora mi sto limitando» - l'Italia degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, con grande spazio dunque agli amari e ai distillati più iconici, tutta una sequela di drink con
Cynar, Punt e Mes, Braulio e così via rimembrando.
In questo contesto un po' impazzito
La Peccerella rischiava di perdere la bussola. Invece ci dimostra solido come una roccia e sufficientemente scafato («Come diceva un grande, mi difendo e porto la pelle a casa!») per trovare la via giusta. È quella di un'italianità schietta senza essere banale, che punta certo sul sapore ma con precisione e qualche tocco di classe, i giusti contrappunti gustativi, attenzione alle tecniche e alle cotture.

Luca La Peccerella (foto Memorabilia)
Una cucina per tutti, ben eseguita, adatta a comunicare con una clientela comprensibilmente variegata. «La scuola campana condotta alla ricerca dell'umami», come dice lui. Sia come sia, si mangia bene. E ci si diverte, a tavola e tutt'attorno, magari concludendo la serata con un drink in mano, il venerdì sera c'è anche musica del vivo.
La nostra cena, negli scatti di Tanio Liotta.

Ostriche, gel di mango e salicornia. Bell'idea

Montanarina con pomodoro, basilico e provola affumicata

Arrivano anche cocotte con due ragù nei quali intingere il pane: uno alle seppioline e l'altro, meraviglioso, di carne

Polpo alla piastra, latticello di provola affumicata, chutney di mandarino e scarola ripassata. Molto buono, peraltro

Battuta di manzo al coltello, nocciole, Castelmagno, pioppini e mango. Se la carne fosse meno fredda, sarebbe un altro piatto da promuovere con voti alti

Uovo a 65°, porcini, spuma al parmigiano, tartufo nero e terriccio salato. Bene anche qui

Ottimo questo Risotto ricci di mare e caffè, cannolicchi al vapore e agrumi: intenso senza essere eccessivo, una cartina di tornasole che prova la buona mano di La Peccerella

La nostra zuppa di pesce con spaghetti spezzati, ossia il piatto signature del Memorabilia. A noi è piaciuto, ma non troppo. È però confortevole e conviviale, arriva nella zuppiera per due o più persone. S'iscrive alla famiglia delle bouillabaisse, dei cacciucchi, dei brodetti... Con astice, palombo, vongole, triglie, branzino, seppie e san pietro. A parte, giustamente, pane abbrustolito e condito

Gli spaghetti spezzati del piatto precedente

Questo Babà al rum merita qualche parola: «All'inizio proponevo la ricetta classica campana, ma non era molto gradita da queste parti, troppo "forte”». La Peccerella è un pragmatico e l'ha adattata; ma l'ha adattata bene. Quindi impasto senza miele, meno rum, gel di albicocca, frutta fresca, una buona panna montata. Il gusto ricorda più quello di una torta di compleanno. Però è buono
Memorabilia
via Archimede 8, Agrate Brianza (Mb)
tel. +39 039 9630071
ilmemorabilia.it
aperto dal martedì al sabato solo a cena, la domenica solo a pranzo
menu degustazione a 60 euro