Si tratta del primo volume di quella che, negli intenti di Slow Food Editore e degli autori, dovrebbe diventare una collana: parliamo di I paesi della birra - Belgio, arrivato in libreria da poche settimane, con la firma di Luca Giaccone ed Eugenio Signoroni. Due autori di indiscutibile competenza sull'argomento: Giaccone è il curatore dalla prima edizione della Guida alle birre d’Italia pubblicata da Slow Food Editore, mentre Signoroni gli si è affiancato nel 2010, dal 2014 è anche curatore della guida Osterie d’Italia, ed è stato premiato dalla Guida di Identità Golose 2022 come miglior food writer dell'anno.
«I paesi della birra - ci ha spiegato Signoroni - è una collana che debutta con questa prima uscita e che vorrà essere un racconto a puntate, a cadenza biennale, come la Guida alle birre d’Italia: così nell'anno in cui non verrà pubblicata la Guida, uscirà invece un nuovo volume di questa collana. Tratteremo tutti quei paesi in cui la birra ha un importante ruolo culturale, oltre che di semplice consumo, come possono essere la Repubblica Ceca, la Germania, il Regno Unito...».
Il Belgio lo è certamente, per molte persone infatti l'associazione mentale tra questa nazione e la birra potrebbe essere molto immediata. Ma, come racconta ancora Eugenio Signoroni, nelle percezioni più diffuse della produzione birraria belga si possono rilevare diverse semplificazioni: «Luca Giaccone e io abbiamo pensato a una collana come questa anche per superare certi luoghi comuni, certe idee stereotipate sui paesi della birra. Per molti le birre belghe sono alcoliche, strutturate, rosse, mentre il Belgio è anche molto altro, è il paese in cui si trova il maggior numero di stili birrari, il paese della diversità. Volevamo raccontare questo, ma volevamo anche provare a spiegare perché, storicamente, in Belgio certe birre alcoliche e strutturate sono diventate molto importanti».
Da queste parole di uno dei due autori de
I paesi della birra - Belgio si inizia a cogliere lo spirito multidisciplinare, ricco e intrigante, che caratterizza il volume e lo rende piacevole alla lettura: è un manuale che gli iniziati, gli appassionati, possono consultare per approfondire ulteriormente le proprie conoscenze, ma è anche un libro da leggere con semplicità, grazie a uno sguardo storico, geografico, divulgativo.
A questo proposito sono molto interessanti due approfondimenti che troviamo nella prima parte del libro: in uno Manfredi Guglielmotti, consulente tecnico di Mr.Malt, affronta l'argomento lievito, spiegando come e perché sia l'ingrediente più caratterizzante delle birre belghe. Nel secondo invece, firmato dal mastro birraio Yvan De Baets, comproprietario della Brasserie de la Senne, si parla delle birre chiamate Saison, una "famiglia di birre complessa" come viene definita nel libro, di cui si raccontano l'origine e l'evoluzione.
La parte centrale del libro è invece dedicata a raccontare
il Belgio in 50 birre, con schede narrative che presentano una selezione di "etichette" particolarmente significative. L'ultima, e anche più corposa, sezione del volume è invece dedicata agli
Itinerari. Spiega nuovamente
Signoroni: «E' forse la parte di questo lavoro di cui siamo più orgogliosi, perché si tratta di un approccio inedito, che unisce l'interesse per la birra e il piacere del viaggio, il gusto della scoperta di un paese bellissimo come il Belgio. Il turista appassionato di birra spesso non sa che, facendo una piccola deviazione sul proprio percorso di visita e degustazione, può trovare un castello da visitare, un borgo in cui passeggiare».
Un motivo in più per considerare la neonata collana
I paesi della birra come un'occasione di conoscenza e approfondimento che può raggiungere un pubblico ampio e variegato, diventando un stimolo per viaggiare, chiaramente portando con sé questo e i prossimi volumi che usciranno nei prossimi anni.