L'insegna di "Cucina Popolana" di Franco Virga e Stefania Milano ha festeggiato il decennio dall'apertura con una festa che ha visto la partecipazione di tutti gli chef del gruppo, con Diego Rossi ospite d'onore
Era il 2011 quando Franco Virga e Stefania Milano, spinti dalla loro innata passione per la moda, la cucina, il vino e l'ospitalità, aprirono a Palermo il Gagini, il primo ristorante che avrebbe segnato l'inizio del loro percorso imprenditoriale nel mondo della ristorazione. Situato nel cuore pulsante del centro storico, Gagini non era solo un ristorante, ma un progetto che univa eleganza, ricerca gastronomica ed esperienza sensoriale. Un’idea che inizialmente sembrava un azzardo, come racconta Stefania: «Un salto nel vuoto per due come noi che, fino a quel momento, avevano impegnato tutte le proprie energie nel settore della moda e in quello del turismo. E invece è diventato un viaggio di scoperta e conoscenza che ci ha condotti in mondi nuovi, arricchendoci di conoscenze, relazioni, momenti di crescita personale e professionale, portandoci fino a qui».

La torta per i dieci anni del Buatta
Galvanizzati dal successo del
Gagini, che diventa da subito un simbolo di eccellenza, nel 2015, aprono
Buatta Cucina Popolana, il cui nome stesso,
buatta appunto ("barattolo" in siciliano), richiama le conserve fatte in casa, raccontando il desiderio di proporre una cucina che evoca i sapori autentici della cultura gastronomica palermitana, quelle ricette che parlano di una città che ha sempre accolto culture diverse. Per far ciò si spostano su uno degli assi storici della città, l’antico cassaro oggi conosciuto come Via Vittorio Emanuele, nei locali che per dai primi del Novecento ospitarono la
Valigeria Quattrocchi. Qui, attraverso un attento lavoro di ristrutturazione,
Franco e
Stefania riportano alla luce gli elementi originari del locale: le colonne di ghisa, un tempo nascoste da cartongesso, la storica insegna e le vetrine su strada. Un restauro che ha saputo mantenere l’autenticità del luogo, restituendogli un’anima senza alterarne la bellezza. A guidare la cucina di
Buatta è lo chef
Fabio Cardilio, con esperienze maturate negli anni e una stella Michelin conquistata nel 1996.
Cardilio porta in tavola piatti iconici della tradizione palermitana come il cacio all'argentiera, gli anelletti al forno e lo sfincione, che è diventato uno dei piatti simbolo del ristorante. La qualità della sua cucina non tarda a ricevere riconoscimenti.

Gli chef del Gruppo Virga&Milano (da sinistra Fabio Cardilio di Buatta e Tiziana Francoforte di Aja Mola, mentre primo da destra è Marco Massaia di Gagini), con l'ospite d'onore della serata Diego Rossi di Trippa a Milano
L'altro giorno, a dieci anni dall’apertura,
Buatta Cucina Popolana ha festeggiato un traguardo importante. Per celebrare questo decennio di successi,
Franco e
Stefania hanno deciso di organizzare una serata speciale a Palazzo De Gregorio, circondati da amici, collaboratori e partner che hanno condiviso con loro questo percorso. La serata, accompagnata da musica dal vivo della Banda alle Ciance, buon vino e, naturalmente, l’immancabile cucina d’eccellenza di
Buatta, è stata l’occasione per ringraziare chi ha contribuito a questo successo. Oltre a
Cardilio, presenti anche gli chef degli altri ristoranti del
Gruppo Virga&Milano, ossia
Tiziana Francoforte di
Aja Mola e
Marco Massaia, new entry al comando della cucina di
Gagini. Ospite d’onore
Diego Rossi della trattoria
Trippa di Milano.
Spiega Franco Virga: «Desideravamo festeggiare e soprattutto ringraziare tutte le persone che sono state al nostro fianco. E lo abbiamo voluto fare divertendoci, trascorrendo una serata in leggerezza e onorando in primo luogo tutte le persone che lavorano con e per Buatta e che si impegnano affinché tutto vada sempre per il meglio. Abbiamo voluto brindare con chi ci ha sostenuto, con chi ha lasciato una parte di sé e con chi ancora farà parte del cammino. E vogliamo condividere la nostra gioia, perché la gioia condivisa si amplifica all’ennesima potenza».
Con questo anniversario, Buatta Cucina Popolana non celebra solo il successo di un ristorante, ma il compimento di un sogno che ha saputo intrecciare sapori, storie e persone, creando un luogo di accoglienza, cultura e qualità. Un lungo percorso che non si ferma qui, ma che guarda al futuro con la stessa passione e dedizione che ha caratterizzato questi dieci anni straordinari. E allora, lunga vita a Buatta!