A far rompere gli indugi all'attuale titolare Paola Secchi è stato lo stop Coronavirus. Il locale era stato aperto nel 1989 da Giancarlo Perbellini
Chiude per sempre un'insegna storica della ristorazione italiana, il Perbellini di Isola Rizza (Verona). La decisione sarebbe giunta comunque, ma a far precipitare la situazione è stata certo l'emergenza Coronavirus: «Le prime ordinanze hanno vietato battesimi e comunioni e ci hanno fatto perdere le prenotazioni di chi aveva piacere di proseguire un’occasione di festa a tavola con noi assieme a famiglie e amici. Poi Veronafiere ha deciso di rinviare il Vinitaly, che per noi è un momento di grande lavoro. Le prenotazioni erano in crescita, ma così non potevamo continuare», ha spiegato la titolare, Paola Secchi, al Corriere del Veneto, aggiungendo: «Adesso ci prendiamo tutti una pausa e ci fermiamo. Il futuro? Abbiamo tante idee ma non è questo il momento per pensarci».
Il ristorante
Perbellini ha scritto pagine importanti nella storia della cucina veneta ma anche italiana. Venne aperto nel 1989 da colui che allora era marito della
Secchi (si erano appena sposati), ossia lo chef
Giancarlo Perbellini, e ottenne la prima stella nel 1996 e la seconda nel 2002.

La trippa secondo il ristorante Perbellini
Nel 2014
Giancarlo Perbellini aveva lasciato il locale per aprire la sua
Casa Perbellini in centro a Verona; così
Paola Secchi aveva promosso a chef il sous
Francesco Baldissarutti (che poche settimane fa ha lasciato a sua volta: presto guiderà la cucina di un nuovo locale a Roverchiara, distante neanche 5 km da Isola Rizza), mantenendo una stella e anche l'apprezzamento della nostra
Guida Identità Golose. Vi ha scritto
Alberto Tonello, nell'edizione 2020: "Si scende lungo la Transpolesana nella desolata campagna della Bassa Veronese, tra capannoni e risaie per giungere in questo luogo di pace ed eleganza, guidato con grazia da
Paola Secchi, regina della sala e affidato in cucina all'estro creativo di
Francesco Baldissarutti. Si ha la certezza di essere arrivati quando si viene inondati dal dolce profumo della pasticceria
Perbellini, conosciuta per le dolci
ofelle, le friabili
sfogliatine e la millefoglie
strachin, che potete gustare anche al termine del pasto".

Un dolce del Perbellini: Lampone, sedano e crumble
E ancora: "La cifra stilistica del cuoco è la semplice creatività che si fonda su una ricerca continua e quasi maniacale della materia prima freschissima e di alta qualità a cui lo chef lega una personale passione per le erbette spontanee. Al centro della cucina del ristorante una tipologia di cottura antica, tra le poche in grado di esaltare la fragranza e i sapori dei cibi: lo spiedo a fuochi verticali. Cinque i menu degustazione, compresa una offerta pranzo di lavoro, dall'ottimo rapporto qualità prezzo, ma un po' come tutte le proposte del ristorante che ha trovato un suo equilibrio, pur nell'offerta raffinata e creativa. Fate il possibile per lasciarvi uno spazio per la
Millefoglie di cui il ristorante va giustamente orgoglioso. Lasciatevi coccolare e consigliare sui vini di una cantina importante e variegata, il sommelier
Riccardo Migotto ha sempre l'etichetta giusta".
Ricordi di belle serate trascorse a Isola Rizza. Ora la chiusura definitiva.