Quello che si è compiuto in questi giorni non è un semplice passaggio di testimone, ma è un vero passaggio storico. Alla vigilia del Vinitaly, infatti, la Nino Negri, la storica casa vinicola di Chiuro che ha appena compiuto 120 anni, ha un nuovo direttore: Danilo Drocco, 52 anni, originario delle Langhe, prende il posto di Casimiro Maule, che era arrivato in Valtellina nel 1971 dal Trentino.
Un passaggio epocale, come si diceva: la presenza di Maule, come anche raccontato in questo articolo scritto in occasione proprio dei festeggiamenti per l’anniversario della cantina, ha caratterizzato gli anni del Risorgimento valtellinese, trainato dallo Sforzato che aveva fatto conoscere la Valtellina come zona dalle grandi potenzialità, e non come un semplice “serbatoio” per i consumi interni e dei vicini clienti elvetici.
Maule era stato scelto direttamente da “Sciur” Carlo Negri, che era però morto sei anni dopo. Dopo anni di incertezze, nel 1986 l’arrivo del Giv, Gruppo Italiano Vini, portò nuovi investimenti e nuova linfa all’azienda. Maule così riuscì a far arrivare la Negri a un traguardo fino a pochi anni prima assolutamente insperato: la medaglia d’oro al Concorso enologico di Bordeaux, grazie allo Sforzato Cinque Stelle, che è tuttora il prodotto di punta della casa vinicola Valtellinese. Il resto è storia di questi giorni: Maule, in pensione, ha deciso di dedicarsi alla famiglia e ai viaggi in paesi lontani assieme all’inseparabile moglie Marisa. Il presidente di Giv, Corrado Casoli, ha chiesto a Maule di confermare la sua presenza nel Consiglio di Amministrazione di Gruppo Italiano Vini.
Danilo Drocco riceve un’eredità importante, ma non è certo “l’ultimo arrivato”. Anzi. Il suo è un curriculum importante, dato che arriva da esperienze, sempre lavorando con il Nebbiolo, prima a Prunotto e successivamente a Fontanafredda, un colosso.
«Porterò la mia esperienza di trent’anni di lavoro con il Nebbiolo in Valtellina, territorio che ha dato i natali a questo grande vitigno cercando di interpretarlo nella sua versione più alta» ha spiegato Danilo Drocco.
«Ritengo che l’ingresso alla Nino Negri di Danilo Drocco – dichiara Roberta Corrà, Direttore Generale di Gruppo Italiano Vini, proprietario della cantina – possa contribuire ulteriormente all’evoluzione stilistica dei vini della nostra cantina e a rendere sempre più importante non solo la reputazione della Nino Negri ma quella di tutto il territorio vitivinicolo della Valtellina».