07-02-2018

Nuovi stellati francesi: Emporio Armani, Le Chateaubriand e Verjus

Un piatto di spaghetti all'Emporio Armani Rist

Un piatto di spaghetti all'Emporio Armani Ristorante di Parigi, appena insignito della sua prima stella

C’è anche l’Emporio Armani Ristorante di Parigi, con il suo chef Massimo Tringali, tra i nuovi ristoranti insigniti della stella nella guida Michelin Francia 2018, che porta il numero totale di ristoranti stellati a 621, dei quali 57 nuovi.

Due i nuovi locali col massimo riconoscimento, in tutto diventano così 28. Si tratta del ristorante Christophe Bacquié, a due passi dal circuito di Castellet, nel cuore della Provenza e situato nell'Hotel du Castellet. Lo chef Christophe Bacquié, Meilleur Ouvrier de France 2014, offre piatti fantastici - ad esempio il suo aioli moderno aioli, verdure da contadini locali e polpi mediterranei, «una vera e propria ode ai prodotti della sua regione», commenta Michael Ellis, direttore internazionale delle guide Michelin.

Il secondo nuovo tristellato è La Maison des Bois - Marc Veyrat, a Manigod, nell'Alta Savoia, uno chalet arroccato a 1.650 metri di altitudine, dove Veyrat ha creato un luogo quasi autosufficiente utilizzando prodotti selvatici locali, ed esaltando le erbe e i fiori della regione, «un'esperienza indimenticabile» (Ellis).

La selezione 2018 ha anche cinque nuovi ristoranti a due stelle (Au 14 Février a Saint-Amour, chef Masafumi Hamano; l'Hostellerie Jérôme a La Turbie, chef Bruno Cirino; l'Auberge du Père Bise, chef Jean Sulpice; Takao Takano a Lione, chef Takao Takano; Flaveur, a Nizza, chef Gaël e Mickaël Tourteaux). Il totale dei bistellati tocca quota 85.

Alla famiglia delle stelle Michelin francesi si aggiungono 50 nuovi ristoranti a una stella, 508 il conto finale. Tra i talenti premiati, anche quelli di due chef 27enni, Anthony Lumet per il suo ristorante Le Pousse Pied a La Tranche-sur-Mer e Guillaume Mombroisse, chef-proprietario di Sept a Tolosa: sono i più giovani. Poi da segnalare anche l’Alan Geaam a Parigi, dell’omonimo chef, cucina libanese; Copenhague, chef Andreas Moller, cucina danese; Mavrommatis, chef Andréas Mavrommatis, cucina greca. E poi alcuni stellati del rapporto qualità/prezzo particolarmente conveniente: l'Auberge de la Tour a Marcoles in Cantal, chef Renaud Darmanin e menu degustazione a 22 euro; Le Marcq, vicino a Lille, chef Abdelker Belfatmi, menu a 38 euro.

Infine prendono la stella, nella capitale, anche Le Chateaubriand di Inaki Aizpitarte e la Table di Bruno Verjus.


News

di

Identità Golose

A cura della redazione di Identità Golose