Sono andata a cena alla Greenhouse, all’interno dell’Hoenort Hotel, infrattato nei boschi di Constantia, con un misto di curiosità e scetticismo: questo ristorante ha vinto il premio gastronomico più prestigioso del Sudafrica per il 2011 (EatOut Award), assegnato da una giuria sudafricana e quindi avevo qualche riserva in merito. Mi sono dovuta ricredere in fretta: il posto è molto bello (è una vecchia casa Cape Dutch completamente rinnovata), il servizio è tra i migliori mai avuti in questo paese e, cosa fondamentale, il livello del cibo e della creatività sono decisamente alti.
Lo chef è Peter Templehoff: ha lavorato in giro per il mondo per parecchi anni con grandi chef quali Marco Pierre-White, Aaron Patterson e il nostro Giorgio Locatelli, oltre ad aver fatto diventare Automat a Londra uno dei locali più cool del momento. Tornato in Sudafrica, ha lavorato a Grande Provence, un ottimo ristorante in un prestigioso wine estate, ma il salto di qualità l’ha fatto con The Greenhouse.

Trota marinata al miso e sesamo. Un piatto complesso firmato da Tempelhof
Si può scegliere tra due menu degustazione, lo
Chefs Menu di 7 portate (575 R, 57 euro) o un
Fish Menu di 5 portate (495 R, circa 50 euro). Fatto raro, non è necessario prendere un menu per tutto il tavolo: due commensali possono sceglierne due diversi. Grande cosa. Si può anche mangiare à la carte, un minimo di 4 portate, a scelta tra le stesse dei 2 menu principali. Si inizia con un amuse bouche à la
Redzepi: un vasetto pieno di terra (pane e cacao) con alcune verdurine piantate dentro. Buono e divertente, mette subito di buon umore. E poi inizia la degustazione vera e propria, perfettamente bilanciata nelle quantità e nei sapori.
C’è una grande ricerca dei migliori ingredienti e dei migliori abbinamenti, come nella
Trota marinata al miso e sesamo. Un piatto direi perfetto negli accostamenti di sapori, colori e consistenze: la trota abbinata a un involtino primavera delizioso, l’aioli allo zenzero, un paio di gamberi croccanti e infine una “nevicata” (così definita nel menu) di
ponzu, un fatto originalissimo in quanto il ponzu è una salsa qui compattata e polverizzata. Ci sono anche dei grandi classici come il foie gras spadellato e servito con una gelatina di lamponi, funghi croccanti e un puré di pere e lenticchie. Tutti
add-on che lasciano intatto il sapore del foie-gras.
Altro piatto davvero interessante sono i
Tortellini ripieni di struzzo con patate dolci affumicate e tempura di sedano. Il menu di pesce se possibile è ancora più intrigante: si apre con una
Crema di aragosta e porri, squisita per morbidezza e sapore, per poi continuare con un
Mosaico di pesce avvolto in gamberi del Madagascar, una vera opera d’arte e una delizia al palato, seguito da
Capesante alla piastra con cipolle croccanti, gelatina di cocco e salsa al curry per finire con un trancetto di
Kabeljou (un pesce abbastanza pregiato di qui)
farcito di aragosta e capesante.

Peter Tempelhof, cuoco di natali tedeschi, naturalizzato sudafricano
Ho trovato i dolci molto delicati e appropriati dopo una degustazione impegnativa come questa: una rinfrescante
Crema di finocchio; una composizione di
Frutti di bosco con crumble di nocciole e gelato di tonka e una classica
Panna cotta al cocco. La cosa più interessante è il
Cheese cake al Camembert con gelato all’ananas, parmigiano e biscotti ai pinoli: mette insieme gli amanti dei dolci e dei formaggi. Decisamente un'ottima new entry, tra i migliori ristoranti sudafricani.
The Greenhouse
Hoenort Hotel
93, Brommersvlei road
Constantia
Sudafrica
t. +27.(0)21.7942137
reservations@collectionmcgrath.com
Menu degustazione: 450, 495 e 575