28-08-2013
Bjorn Svensson e Jo Bøe Klakegg, chef del nuovo Fauna di Oslo. Per loro un passato tra Noma, Oscarsgate, Bagatelle e altri templi di cucina scandinava
Siamo in mezzo ai fiordi, molto lontani dalle mete più ambite della cucina del Nord, eppure l’onda lunga dei guru moderni dei fornelli si è spinta anche nella baia di Bergen, tra le bancarelle di pesce del porto (dove curiosamente tutti i venditori o quasi sono italiani) e le case di legno della Lega Anseatica, ancora oggi la meta prediletta dei visitatori. Quest'estate, complice anche un soft opening, ha inaugurato nel padiglione 4 del Museo d’arte Moderna di Bergen (il Kode) Lysverket, un ristorante con a capo il giovane cuoco Christopher Haatuft, già alla corte di Thomas Keller al Per Se di New York. L’ambiente è cosmopolita e frizzante, con cocktail bar all'ingresso, lungo banco bar e opere d’arte a rendere bene l’idea di dove ci si trova. Pochi tavoli ben distanziati in un open space vivace dove assaggiare le Saint Jacques di Hitra con un puré di barbabietola e radicchio rosso, lo Sgombro con puré di melanzane, salsa dill e cetriolo, oppure l’Uovo a 64 gradi con asparagi e shiitake. L’approccio è forse meno rigoroso rispetto agli altri interpreti del nord e più vicino a uno stile che mescola sapientemente prodotti locali a eccellenze fuori confine.
Christopher Haatuft (a destra, col suo secondo), chef del ristorante Lysverket di Bergen
Pesce rosso cotto alle erbe, cavolo rosso, aglio confit e rouille, ristorante Lysverket
Le insegne, i sapori e le personalità cucinanti d'Europa, viste da Gualtero Spotti
di
giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare