Bancovino è uno spazio ridotto e intimo con una ventina di coperti al civico 27 di via Pietro Borsieri, a Roma, in un quartiere che sta diventando un punto di riferimento piuttosto vivace nella Capitale, in grado di dare qualche soddisfazione a coloro che sono alla ricerca di una etichetta da scoprire o di sfiziosità gourmet da assaggiare.

Adrian Venturi, Emanuela Pistoni ed Emanuele Fioretti
Bancovino è soprattutto quello che dice il nome, un lungo banco lungo il quale appoggiarsi (ma ci sono anche alcuni tavolini) per scegliere una delle bottiglie di vino che riempiono le pareti insieme ai molti prodotti di varia provenienza, tutti in vendita come in un vero e proprio shop. Champagne, vini locali (come gli originali Merlot e Syrah delle
Cantine Lupo, dell’azienda agricola
Rosa di Cesare, a Campoverde, in provincia di Latina) e non solo, marmellate, olio, aceto, miele e tanto altro ancora. Tutto rigorosamente selezionato scegliendo nomi di qualità. Lo si vede anche curiosando nel bancofrigo da gastronomia che nasconde salumi e formaggi inaspettati e pronti per essere tagliati e portati al tavolo, come la
Brisaola di
Stefano Masanti o il ricercato formaggio
Strachitunt orobico.
La coppia di giovani e intraprendenti gestori che sta dietro la nascita del locale, avvenuta tre mesi fa circa, è quella formata da
Emanuele Fioretti, appassionato di cose buone dal mondo impegnato nell’organizzazione e nello sviluppo di
Bancovino (un marchio e un concept che ha l’ambizione di espandersi con altri locali) e da
Emanuela Pistoni, figlia di uno dei principali selezionatori italiani di formaggio (
Bruno Pistoni): oltre a essere esperta di materia casearia, è anche sommelier. Proprio qui negli scaffali di
Bancovino si può trovare l’ultimo libro realizzato da
Bruno Petroni insieme alla figlia; si intitola “Le parole del Formaggio” (16 euro,
Edizioni Estemporanee) ed è un glossario enciclopedico che raccoglie più di 700 termini legati al mondo del formaggio.

Diverse le proposte di piccola cucina
Ma non è tutto. A dar manforte ai due c’è anche un brillante cuoco italo-argentino, il 37enne
Adrian Venturi, che si preoccupa di far uscire dalla cucina tartare a punta di coltello, piatti freddi, insalate, carpacci, piccole cocotte con Baccalà e patate, oppure con Polenta e coda, panini gastronomici, taglieri, terrine, zuppe e deliziose sorprese da accompagnare al vino. Tutto scelto utilizzando gli stessi prodotti che sono in vendita a
Bancovino. L’ambiente è vivace e concilia gli incontri e gli scambi di opinioni tra avventori. Un po’ per la commistione inevitabile che avviene se ci si accomoda sugli alti sgabelli al banco, ma anche per la intima vicinanza tra sedie e tavoli nella sala. Che solo con l’arrivo della bella stagione dovrebbe avere un’estensione esterna al locale, su via Borsieri, con qualche coperto in più.
Nel frattempo è un indirizzo da tenere a mente, per l’originalità della proposta, per la qualità della materia prima, per la simpatia dei gestori e anche solo per una pausa pranzo come si deve. Tra un
Manzo marinato alla soia con julienne di daikon e ravanelli e un panino con pesce spada, vinaigrette al pompelmo e rucola. Per i vini c’è l’imbarazzo della scelta.
Bancovino
via Pietro Borsieri, 27
Roma
+39.06.87673864