Luca Pardini, Edoardo Grassi e Marco Civitelli
«Ora facciamo gli imprenditori, ma col piatto in mano, da servire al tavolo», ironizza Edoardo Grassi, ostiense di 38 anni, e sintetizza così la parabola ascendente che lo vede protagonista insieme a Luca Pardini e Marco Civitelli. L’ascesa di cui sopra li ha condotti al quarto piano di quello che fu l’edificio Enel e ora ospita il ristorante Ceresio 7, vetrate con vista su mezza Milano e ampi terrazzi con doppia piscina. «Una sorta di membership club», spiega Pardini, casertano 41enne, ossia un modello inedito per la città di S. Ambrogio e che presenta un’altra novità, sorta di case history: la proprietà fa capo a una società, la SixP, al 40% partecipata Dsquared2, al 60% del poker che ai tre già citati aggiunge Elio Sironi, chef di chiara fama.
Così, in 15 anni di lavoro matto e disperatissimo, Grassi-Pardini-Civitelli sono passati dal ruolo di camerieri a quello di manager e proprietari, con una trentina di dipendenti e un librone delle prenotazioni senza spazi bianchi poiché dal giorno dell’inaugurazione, il 20 settembre 2013, i 75 coperti (90-110 persone quotidie, con la turnazione) sono spesso fully booked. Belle soddisfazioni, per un team di lavoro che si è cementato day by day al meneghino Bulgari Hotel, sempre con Sironi in cucina.
Grassi, archiviato l’attestato da geometra, vi era giunto nel 2004 dopo poco meno di un decennio svolto a far pratica – da semplice commis a waiter & bar manager - nel gruppo Hilton, prima al Cavalieri di Roma, poi per due anni al Park Lane di Londra; sotto la Madonnina aveva trovato Pardini, diplomato all’Alberghiero di Piedimonte Matese, e in breve si era costituita una coppia diventata inossidabile, col secondo a far da vice al primo, direttore Food and beverage. Un tandem che mieteva riconoscimenti: Pardini “barman dell’anno” 2007 per le Guide de l’Espresso, che avrebbero premiato nel 2011 lo stesso Bulgari come “bar dell’anno”.
Nel 2006 si è aggiunto anche Civitelli, varesino 31enne, reduce all’epoca da una laurea di Economia del Turismo allo Iulm di Milano e da sei mesi di stage in Romagna da Paolo Teverini. Per lui, breve cursus honorum interno e ora l’ulteriore salto di qualità. Da camerieri a imprenditori, in un prestigioso ristorante di successo. Gene Wilder lo griderebbe: «Si può fareeeeee!».
Ha partecipato a
Identità Milano
Erano semplici camerieri, ma anni di lavoro al Bulgari Hotel hanno fatto di loro un trio inossidabile ora co-proprietario, oltre che manager, di un prestigioso ristorante milanese, con una trentina di dipendenti, il Ceresio 7