Identità Milano 2025
«Alla ventesima edizione, il rischio era quello di celebrarci, scordandoci che in fondo si tratta di numeri e che bisogna andare oltre, insistere guardando alla sostanza. Così il tema di Identità Milano numero 20 esalta proprio la natura di questo genere di avvenimenti. Con il tema Identità Future, 20 anni di nuove idee in cucina ribadiamo il nostro credere nelle novità, il sapere che il nostro humus ha iniziato a depositarsi a metà Anni Zero e ora è il concime delle kermesse che sopraggiungeranno. Quello che è stato, ci conforta e ci sprona a perseverare e ai relatori chiederemo di raccontarci quale futuro sarà il loro». Game, set, match: ovvero chiarissime sono state le parole con le quali Paolo Marchi ha presentato il tema di Identità Milano 2025, edizione dalla cifra tonda (è, appunto, la numero 20, chi l’avrebbe creduto nel 2005!) del congresso internazionale di cucina d’autore più importante d’Italia e tra i più prestigiosi al mondo, nato per dare voce, visibilità e accompagnare la crescita degli chef italiani, poi via via allargatosi ai tanti "distretti confinanti", ossia il mondo della pizza, quello della pasticceria, del vino, della mixology, dei prodotti d'eccellenza, dell'ospitalità e dell'hôtellerie.
Anche la location guarda al futuro perché è sempre l’Allianz MiCo di Milano ma nella sua declinazione 2.0 (anzi 20.0), quindi in continuità col passato ma tutta nuova, ecco allora gli spazi di Allianz MiCo - North Wing, vale a dire l’enormità di 13.000 mq per dare forma alle Identità Future che andiamo a esplorare. Appuntamento lì, da sabato 22 a lunedì 24 febbraio 2025, per un congresso che manterrà quanto ha sempre saputo essere in quattro lustri ma nel contempo saprà sfruttare l’occasione dei 20 anni non per celebrare sé stesso o il settore che ha voluto raccontare, ma per riempire il serbatoio di ulteriore benzina.
A Identità Future saliranno sul palcoscenico tanti tra i maggiori protagonisti del settore nel nostro Paese e una selezione, vastissima e autorevole come sempre, di ospiti internazionali prestigiosi. Tornando alle parole di Paolo Marchi nella presentazione di Identità Milano-Identità Future (leggi qui), «siamo alla ventesima edizione perché tutti noi siamo riusciti a cogliere realtà e cambiamenti, a modificare traiettorie a seconda dei nuovi momenti, a guardare avanti e a non fossilizzarci. Non abbiamo mai creduto nell’immutabilità delle persone e delle loro azioni. Un congresso, lo ricordò Ferran Adrià il primissimo giorno, 24 gennaio 2005, non celebra, un congresso anticipa. Magari sbagliando divinazioni, previsioni, ma guai guardarsi indietro, per la storia ci sono i musei». Non a caso Ferran Adrià tornerà, a Identità Milano 2025. Perché la storia, quando si è capaci di consapevolezza, si rinnova. E così può continuare.
Ecco in sintesi il programma della tre giorni.
«Alla ventesima edizione, il rischio era quello di celebrarci, scordandoci che in fondo si tratta di numeri e che bisogna andare oltre, insistere guardando alla sostanza. Così il tema di Identità Milano numero 20 esalta proprio la natura di questo genere di avvenimenti. Con il tema Identità Future, 20 anni di nuove idee in cucina ribadiamo il nostro credere nelle novità, il sapere che il nostro humus ha iniziato a depositarsi a metà Anni Zero e ora è il concime delle kermesse che sopraggiungeranno. Quello che è stato, ci conforta e ci sprona a perseverare e ai relatori chiederemo di raccontarci quale futuro sarà il loro». Game, set, match: ovvero chiarissime sono state le parole con le quali Paolo Marchi ha presentato il tema di Identità Milano 2025, edizione dalla cifra tonda (è, appunto, la numero 20, chi l’avrebbe creduto nel 2005!) del congresso internazionale di cucina d’autore più importante d’Italia e tra i più prestigiosi al mondo, nato per dare voce, visibilità e accompagnare la crescita degli chef italiani, poi via via allargatosi ai tanti "distretti confinanti", ossia il mondo della pizza, quello della pasticceria, del vino, della mixology, dei prodotti d'eccellenza, dell'ospitalità e dell'hôtellerie.
Anche la location guarda al futuro perché è sempre l’Allianz MiCo di Milano ma nella sua declinazione 2.0 (anzi 20.0), quindi in continuità col passato ma tutta nuova, ecco allora gli spazi di Allianz MiCo - North Wing, vale a dire l’enormità di 13.000 mq per dare forma alle Identità Future che andiamo a esplorare. Appuntamento lì, da sabato 22 a lunedì 24 febbraio 2025, per un congresso che manterrà quanto ha sempre saputo essere in quattro lustri ma nel contempo saprà sfruttare l’occasione dei 20 anni non per celebrare sé stesso o il settore che ha voluto raccontare, ma per riempire il serbatoio di ulteriore benzina.
A Identità Future saliranno sul palcoscenico tanti tra i maggiori protagonisti del settore nel nostro Paese e una selezione, vastissima e autorevole come sempre, di ospiti internazionali prestigiosi. Tornando alle parole di Paolo Marchi nella presentazione di Identità Milano-Identità Future (leggi qui), «siamo alla ventesima edizione perché tutti noi siamo riusciti a cogliere realtà e cambiamenti, a modificare traiettorie a seconda dei nuovi momenti, a guardare avanti e a non fossilizzarci. Non abbiamo mai creduto nell’immutabilità delle persone e delle loro azioni. Un congresso, lo ricordò Ferran Adrià il primissimo giorno, 24 gennaio 2005, non celebra, un congresso anticipa. Magari sbagliando divinazioni, previsioni, ma guai guardarsi indietro, per la storia ci sono i musei». Non a caso Ferran Adrià tornerà, a Identità Milano 2025. Perché la storia, quando si è capaci di consapevolezza, si rinnova. E così può continuare.
Ecco in sintesi il programma della tre giorni.
Programma Identità Milano Sabato
Nella sala Main Stage si parte subito forte col tema di Identità Milano 2025. L’introduzione sarà di Davide Rampello, ormai un classico; a seguire salirà sul palco colui che ha cambiato il volto della cucina contemporanea, in un ideale abbraccio tra passato, presente e futuro: madame e monsieur, Ferran Adrià. Dopo di lui, ancora tanta Spagna col talk Le identità sociali degli chef, ospiti il vincitore del Basque Culinary World Prize 2024 e il direttore del Basque Culinary Center. Poi, A lezione di futuro. Pomeriggio spumeggiante, dopo il doveroso “Omaggio a Bruno Ceretto”, con la presentazione della nostra guida Bollicine del mondo 2025 alla quale faranno seguito tavole rotonde prestigiose sull’argomento, Dalla sala alla cantina e Enoturismo, comunicazione e cultura. Nelle altre sale in programma le lezioni di Identità di Formaggio (Sala Emerald 1, in collaborazione con Consorzio del Parmigiano Reggiano), sette relatori, s'inizia al mattino con Riccardo Gaspari e si finisce la sera con Massimiliano Mascia; in Sala Emerald 2 di scena invece Identità di Pizza (in collaborazione con Latteria Sorrentina), da Simone Padoan a Franco Pepe. E ancora, ecco un’altra nuova iniziativa, il grande Speciale Ospitalità in Sala Arena, ossia Identità Milano allarga sempre più il proprio sguardo sul mondo dell’hôtellerie con una ventina di pezzi grossi a raccontarne le prospettive. S’inaugura anche la nuova straordinaria Bar Experience dedicata al mondo della mixology.
Programma Identità Milano Domenica
La seconda giornata parte nel Main Stage con un altro classico, la lezione di Carlo Cracco e Luca Sacchi. Dopo di loro Massimiliano Alajmo e Corrado Assenza, in una lezione a due cervelli che valgono per 2mila. Gli ospiti internazionali della domenica sono Janaina Torres del A Casa do Porco di San Paolo, in Brasile, e Nicolai Nørregaard del Kadeau di Copenhagen, mentre il programma è completato da grandissimi nomi di casa nostra: la new entry Tommaso Zoboli, l’enorme talento di Marco Ambrosino e le tre stelle di un maestro, Giancarlo Perbellini. A staccare, il talk La ristorazione come volano del business alberghiero. Nelle altre sale: in Sala Emerald 1 torna Identità di Pasta, in collaborazione con Pastificio Felicetti, anche quest'anno sette lezioni da non perdere, da Norbert Niederkofler a seguire; in Sala Emerald 2 la mattinata sarà dedicata a Identità di Lievitati, in collaborazione con Acqua Panna – S.Pellegrino, e il pomeriggio a Identità Vegetali. Nello Spazio Arena torna Golosi di Identità, format inaugurato due anni fa in collaborazione con Fondazione Cotarella. Prosegue anche la Bar Experience dedicata al mondo della mixology (ci saranno anche quelli di Handshake Speakeasy a Città del Messico, cocktail bar n°1 al mondo per la The World’s 50Best Bars 2024).
Programma Identità Milano Lunedì
Terzo e ultimo giorno del congresso e tanti momenti da non perdere. In Auditorium subito spazio a un talk speciale: Mai sazi di successi con Antonino Cannavacciuolo e Davide Oldani. Dopo di loro, tre protagonisti assoluti: dall’Italia, anzi dal Friuli, la grande Antonia Klugmann, dai Paesi Baschi Aitor Arregui e dalla Svizzera Andreas Caminada. Nel pomeriggio, riflettori innanzitutto sul genio di Niko Romito. Quindi si andrà più a Sud, con Isabella Potì e Floriano Pellegrino, e a Nord, con Jeremy Chan dell’Ikoyi di Londra, insomma spazio ai belli. Grandissimo finale con 30 anni di Osteria Francescana: passione, dedizione, duro lavoro e... una grande famiglia, vale a dire Massimo Bottura e Lara Gilmore con la loro family. Nelle altre sale: torna Identità di Pesce in Sala Emerald 1, sei lezioni che inizieranno con Moreno Cedroni e termineranno con Gianfranco Pascucci; in Sala Emerald 2 si parlerà di Identità di Farina in collaborazione con Molino Casillo; nello Spazio Arena di scena le Nuove forme di ristorazione; poi il talk Hotel, ristoranti e spa: quando il design è sinonimo di ospitalità; e, ancora, Identità Inclusive… Oltre a tanto altro. Grande conclusione pure per la Bar Experience dedicata al mondo della mixology.