25-02-2013

Il cuoco venuto dal Sannio

Giuseppe Iannotti, premio Vent'Anni a Identità, rievoca emozionato le giornate del congresso

Giuseppe Iannotti del ristorante Kresios di Telese

Giuseppe Iannotti del ristorante Kresios di Telese Terme (Benevento) riceve il premio Vent'Anni da Clement Vachon, International relations, events and communication manager di San Pellegrino (a destra). A sinistra Claudio Ceroni, direttore di MagentaBureau (foto Alessandro Castiglioni)

Emozionante, avvincente, adrenalinico, istruttivo. Quattro aggettivi per descrivere una delle esperienze più edificanti della mia carriera lavorativa. Il progetto del mio viaggio a Milano inizialmente prevedeva l’ormai rituale, e sempre ricco di spunti, passaggio attraverso gli spazi espositivi e le lezioni di Identità Golose. Poi, con colleghi conosciuti attraverso i social network o semplicemente al telefono, tra una chiacchiera e l’altra abbiamo ideato una cena a 12 braccia cui si sono aggiunte altre 6 menti ed è nata la serata 6+6 presso Enocratia per la cena di domenica 10 febbraio.

Giuseppe Iannotti con Christian Milone e Luciano Monosilio, colleghi uniti nella cena da Enocratia, 10 febbraio 2013 (foto Lido Vannucchi)

Giuseppe Iannotti con Christian Milone e Luciano Monosilio, colleghi uniti nella cena da Enocratia, 10 febbraio 2013 (foto Lido Vannucchi)

E così si è aggiunto un altro buon motivo per essere a Milano. Successivamente, un produttore di pasta mi ha chiesto di cucinare presso il suo stand e la cosa si è fatta ulteriormente interessante. Pensavo finisse lì, ma qualche giorno prima della mia partenza mi hanno detto che mi avrebbero consegnato un premio e che sarei dovuto salire sull’ambito palco: San Pellegrino mi insigniva del premio Vent'Anni, riservato ai cuochi under 30. Alla sola visita del congresso, tanti eventi si sono aggiunti e si sono rivelati uno più emozionante dell’altro: gli stand e l’organizzazione complessiva, oltre le mie aspettative, la preparazione del mio piatto allo stand assai gratificante, la cena divertente, goliardica, strepitosa.

E la premiazione da mozzare il fiato! Io davanti a un mare di persone che attendevano proferissi parola. Non erano lì per me, ma per Massimo Bottura che sarebbe arrivato dopo di me… Ma io ho fatto finta che fossero lì per me e l’emozione mi ha assalito dalle dita dei piedi fino alle punte dei capelli. Istruttivo, adrenalinico, avvincente, emozionante! Sono ripartito per il mio Sannio consapevole di aver appreso tutto il possibile come una spugna e di aver esportato un po’ della mia terra e della mia filosofia di cucina.

Con Giuseppe Di Martino, nel corner di Pastificio dei Campi

Con Giuseppe Di Martino, nel corner di Pastificio dei Campi

Sono tornato a casa con una marea di bigliettini da visita di produttori, colleghi, espositori che mi aiuteranno a essere sempre al passo con i tempi senza mai abbassare la guardia, con un piatto premio bello, tondo come la perfezione e spero infrangibile, vista la disastrosa e inspiegabile caduta e conseguente rottura del piatto premio dell’Espresso come Miglior giovane ristoratore della Guida 2013, con lo stomaco in gola per l’emozione provata su quel palco… e per la guida spericolata del pilota d’aereo che mi ha riportato a Napoli, con tre nuovi grandi amici: Eugenio, Christian e Claudia. E con l’attesa di ricevere con ansia la buona notizia da parte di Alberto Piras che qualche istante dopo che ci siamo salutati, domenica sera dopo il dopocena goliardico organizzato nella cucina di Enocratica, ci ha fatto un brutto scherzo...

E con una frase che mi rimbomba nella testa ogni istante: “Testa bassa, uniamo le basi che possiamo essere i nuovi riferimenti del futuro”.


Storie di cuochi

Uomini che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista

a cura di

Giuseppe Iannotti

cuoco sannita, classe 1982, è chef e patron del ristorante Kresios

Consulta tutti gli articoli dell'autore